Bruxelles – I progetti da sostenere economicamente attraverso il piano per gli investimenti di Jean-Claude Juncker non possono essere pagati anno per anno, e dunque almeno su questo il Parlamento europeo dovrebbe riconsiderare le proprie posizioni. Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel suo intervento al consiglio Ecofin. “E’ vero che il Parlamento europeo ha voce in capitolo e che dobbiamo ascoltarlo, ma se avessimo un sistema per cui il finanziamento del piano avvenisse anno per anno avremmo due costi”, scandisce il titolare del Tesoro.“Questo non significa essere contro il Parlamento, ma avremmo un costo di monitoraggio e un costo di reputazione”.
Come spiega Padoan, “i mercati richiedono garanzie di medio termine”, e dunque con un sistema di finanziamento annuale si rischia di disincentivare i privati a partecipare al piano. “Sugli aiuti di Stato spero poi che non ci siano problemi all’orizzonte”. Sembra essere d’accordo il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, secondo cui “perchè il Fondo per gli investimenti strategici (Feis) possa funzionare la garanzia dovrà essere valida”.