Bruxelles – La destra euroscettica ha ottenuto un inaspettato successo alle elezioni presidenziali polacche. Il conservatore Andrzej Duda ha vinto al primo turno con il 34,8% dei voti, mentre il capo di stato uscente Bronislaw Komorowski si è fermato al 32,2%. Si è trattato di una vittoria a sorpresa, contro ogni previsione della vigilia, e ora l’appuntamento è al ballottaggio che si terrà il 24 maggio.
I sondaggi davano per vincente il liberal-democratico Komorowski con il 40%, che si è presentato alle elezioni come indipendente ma sostenuto dal partito di governo Piattaforma Civica (PoS), mentre il suo avversario Duda ha goduto dell’appoggio del partito Diritto e Giustizia (Pis) presieduto da Jaroslaw Kaczynski. Membro del partito Diritto e giustizia, conservatore e di destra, Duda è parlamentare europeo dove siede nelle file del gruppo dei conservatori (Ecr). Ha portato avanti una campagna elettorale in chiave russofoba e nazionalista, con lo slogan: “Il futuro si chiama Polonia”.
Un altro risultato inaspettato è stato quello del cantante Pawel Kukiz, anti-estabilishment e molto critico con il precedente governo, che ha ottenuto il 20,3% dei consensi. Tutto lascia prevedere che i consensi raccolti di Kukiz, cruciali al secondo turno, potrebbero spostari sul nazionalista Duda. Nel caso, sempre più probabile, di una vittoria del leader conservatore ai ballottaggi la Polonia potrebbe quindi spostarsi su posizioni più ostili all’Europa.
L’affluenza alle urne sarebbe stata piuttosto bassa, del 49,4%, e i risultati definitivi si conosceranno solo tra qualche giorno, dato che, in seguito ad un guasto informatico, si sarà costretti ad effettuare un conteggio manuale. L’esito delle presidenziali potrebbe inoltre influenzare quello delle elezioni legislative che si terranno in autunno.