bruxelles – La Commissione europea è pronta ad esaminare “in modo amichevole e oggettivo qualsiasi proposta, idea o richiesta che la Gran Bretagna potrà avanzare” ma partendo dal presupposto che i Trattati non si toccano. A poche ore dal trionfo di David Cameron nelle elezioni britanniche, Bruxelles tiene a ribadire la propria linea nei confronti del ri-eletto premier, che aveva promesso, in caso di conferma, di rinegoziare gli accordi tra Gran Bretagna e Unione europea per riportare in Patria un certo numero di competenze e di indire un referendum sull’uscita dall’Ue da tenersi entro il 2017.
“Il presidente della Commissione europea ha ripetuto più volte che vuole un accordo equo con la Gran Bretagna” ed è pronto a “lavorare costruttivamente” con David Cameron, assicura il portavoce dell’esecutivo comunitario, Margaritis Schinas secondo cui Jean Claude Juncker e il premier britannico si vedranno “presto”. Ma “Abbiamo detto molte volte – ricorda anche Schinas – che il cambiamento dei trattati non è una cosa semplice ed è parte di una prospettiva a lungo termine” che “non vogliamo anticipare”. Per adesso “è chiaro che ci sono molte cose che si possono fare all’interno dei trattati e quando il momento di modificarli arriverà starà agli Stati membri decidere di cambiare la Costituzione”, conclude il portavoce.
Insomma per il momento non se ne parla neanche, tanto più che “le quattro libertà fondamentali comprese nei trattati” e cioè libera circolazione di persone, merci, capitali e servizi “non sono negoziabili perché sono il senso dell’Unione europea”. Una precisazione non casuale, visto che Cameron ha ipotizzato, per rubare consensi agli indipendentisti dello Ukip, di bloccare l’immigrazione dagli altri Paesi Ue.
Nonostante le divergenze, “la Gran Bretagna è un membro della famiglia europea”, ricordano ancora dalla Commissione per allontanare lo spettro di una possibile uscita del Paese dai Ventotto, mentre congratulandosi con il premier, anche il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sottolinea: “Conto sul fatto che il nuovo governo britannico sia favorevole a mantenere l’appartenenza all’Unione europea e in questo sono pronto ad aiutare. Sono pienamente convinto – aggiunge Tusk – che non ci sia un futuro migliore fuori dall’Unione europea per nessun Paese” e “un’Ue migliore è nell’interesse non solo della Gran Bretagna ma anche di ogni Stato membro”.