Bruxelles – “La discussione sulla riduzione del debito greco non è un tabù”. È una grossa apertura quella che arriva da Jeroen Dijsselbloem. Intervistato dal quotidiano francese Le Monde, il presidente dell’Eurogruppo ha affermato però che “questa discussione si potrà fare solo quando sarà completato il secondo piano” di aiuti al Paese guidato da Alexis Tsipras e dalla sua Syriza. Per Dijsselbloem “l’unica cosa politicamente impossibile è una cancellazione del suo valore nominale (320 miliardi di euro)”.
Parlando delle trattative in corso tra i tecnici di Atene e quelli di Commissione, Fmi e Bce e Atene sul programma di riforme richiesto al paese per assicurare lo sblocco dei restanti 7,2 miliardi del prestito, il presidente dell’Eurogruppo ha parlato di “progressi nei colloqui nei giorni scorsi”, e “questo è un bene”, anche se “è troppo presto per aspettarsi un accordo definitivo per l’11 maggio”, quando è in agenda la prossima riunione dei ministri delle Finanze della zona euro. Per questo “dobbiamo continuare a lavorare velocemente”, visto che “c’è urgenza”. Ma “politicamente parlando l’unica scadenza”, al momento per Dijsselbloem “è quella della fine di giugno, quando il secondo pacchetto di aiuti si concluderà”. Ma una scadenza potrebbe materializzarsi “se i problemi di liquidità di Atene diventeranno troppo grandi”.