Bruxelles – Mentre in Nepal ancora non è finita la triste conta delle vittime del terremoto che il 25 aprile ha devastato il Paese, la Commissione europea ha reso più consistente il proprio contributo alla ricostruzione della regione. L’esecutivo comunitario ha stanziato altri 16,6 milioni di euro che saranno inviati al governo di Katmandu entro la fine della settimana. Sale così a 22,6 milioni la cifra messa a disposizione da Bruxelles per aiutare la popolazione nepalese. “È vitale per il Governo del Nepal permettere ai soccorsi di continuare, così come dare il via al lavoro di ricostruzione dopo il devastante terremoto – ha commentato il commissario europeo per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo, Neven Mimica -. Non appena la stima delle necessità sarà completata, valuteremo come poter assistere ulteriormente la popolazione”.
L’annuncio di nuovi stanziamenti segue di qualche giorno il ritorno dalle terre nepalesi del commissario europeo per gli Aiuti Umanitari, Christos Stylianides. Il membro della Commissione aveva partecipato a una missione congiunta Ue-Onu per verificare di persona la situazione nel Paese. “L’assistenza annunciata oggi ci permetterà di legare in maniera efficiente i nostri sforzi per affrontare l’emergenza con la fase di ricostruzione sul lungo periodo”, ha spiegato Stylianides.
Dopo il devastante terremoto che ha provocato un numero ancora imprecisato di vittime, l’Unione Europea si è trovata a dover rivedere il proprio piano di aiuti per il Nepal. Nell’ambito dello Strumento per la cooperazione allo sviluppo, la Commissione aveva previsto di donare alla regione 360 milioni di euro entro il 2020 per progetti incentrati soprattutto sull’educazione, lo sviluppo sostenibile delle zone rurali e il rafforzamento dell’apparato democratico.
Già nelle prime 24 ore che hanno seguito il terremoto, la Commissione europea aveva inviato in Nepal 3 milioni di euro per soddisfare i bisogni più urgenti della popolazione, come acqua potabile, cibo e medicine. Dopo la missione congiunta Ue-Onu che ha visto il commissario Stylianides in prima linea, un ulteriore contributo di 3 milioni era stato stanziato ed è stato reso disponibile oggi. A questi 6 milioni totali, se ne aggiungono ora altri 16,6 per sostenere la popolazione più nel lungo periodo. Soldi che si vanno a sommare alle cifre stanziate dai singoli Stati membri dell’Ue, per un totale di circa 40 milioni di euro. Diversi Paesi, inoltre, hanno inviato sul posto delle squadre specializzate nella gestione delle emergenze. Fra questi anche l’Italia, che ha spedito in Nepal una equipe di medici.