L’Italia ha una nuova legge elettorale. La Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo all’Italicum che è passato con 334 voti favorevoli e 61 contrari. Al voto, che era a scrutinio segreto, non hanno preso parte le opposizioni: Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Sinistra e Libertà hanno abbandonato l’Aula di Montecitorio in segno di protesta. “Impegno mantenuto, promessa rispettata. L’Italia ha bisogno di chi non dice sempre no. Avanti, con umiltà e coraggio. È #lavoltabuona”, ha esultato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su Twitter.
Impegno mantenuto, promessa rispettata. L'Italia ha bisogno di chi non dice sempre no. Avanti, con umiltà e coraggio. È #lavoltabuona
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 4, 2015
La legge entrerà in vigore a luglio e riguarderà solo la Camera in quanto il governo ha in programma di eliminare il Senato elettivo. Secondo il nuovo meccanismo sarà assegnato un premio di maggioranza di 340 seggi su 630 alla lista, non alla coalizione, che supererà il 40% dei voti. In caso di mancato raggiungimento di questa soglia sarà previsto un ballottaggio tra i due partiti più votati. Il conteggio dei voti sarà proporzionale con l’Italia che sarà divisa in 100 collegi elettorali. In ciascun collegio ogni partito presenterà una lista di 6-7 candidati con il capolista bloccato che verrà eletto automaticamente se scatta il numero di preferenze che assicuri un seggio, gli altri eletti verranno scelti invece in base al numero di preferenze ricevute. I capilista, e solo loro, potranno candidarsi fino a 10 seggi. Nelle liste ci sarà l’obbligo di proporzionalità tra uomini e donne, ogni elettore potrà esprimere due preferenze ma anche lui sarà costretto ad alternare i generi, pena la nullità della seconda preferenza.
Potranno votare per corrispondenza i cittadini italiani che sono all’estero per almeno tre mesi o per motivi di studio (per esempio l’Erasmus), per lavoro o per cure mediche.