Bruxelles – Alla fine i tedeschi l’hanno avuta vinta: a partire dal 2016 ogni eurodeputato avrà a disposizione 1.500 euro al mese in più per pagare gli stipendi dei propri assistenti. L’aumento è stato inserito e approvato nel testo delle previsioni di spesa del Parlamento europeo per il 2016. La richiesta, che inizialmente era di 3mila euro, e che è stata accontentata solo a metà, è stata motivata dal fatto che nei 28 Stati membri il costo del lavoro è differente e così con lo stesso budget a disposizione un politico tedesco può assumere molti meno assistenti locali di uno di un Paese come la Bulgaria o la Polonia ad esempio. Al momento l’importo mensile massimo disponibile per pagare i propri aiutanti a Bruxelles e nei collegi di provenienza è di 21.379 euro per eurodeputato. Si tratta di una somma che non è corrisposta direttamente ai parlamentari, ma gestita dal Parlamento stesso che si occupa di fare i contratti, in base a canoni europei, alle persone scelte dai politici. Almeno quando si tratta di persone che lavorano a Bruxelles. Ma nei diversi Paesi i contratti sono gestiti dai politici stessi e in base alle leggi nazionali, e così si arriva a eccessi come quello di un deputato dell’Est Europa, dove il costo del lavoro è molto basso, che avrebbe addirittura 43 assistenti locali e nessuno a Bruxelles. Nel testo approvato è stata inserita perciò anche una richiesta di trovare “un nuovo equilibrio tra gli assistenti parlamentari accreditati e gli assistenti locali”, si pensa a delle quote minime e massime di assistenti nelle diverse sedi di lavoro del deputato.
In generale nonostante una annunciata spending review, ci sono comunque aumenti nel bilancio che, a livello della spesa corrente, saranno dell’1,6% e sono dovuti all’ordinario adeguamento di tutte le spese, compresi gli stipendi, all’inflazione. E così anche i deputati avranno un aumento seppur non straordinario (per loro): circa millee trecento euro l’anno secondo le stime del Movimento 5 Stelle, che ha criticato il provvedimento parlando di “sprechi” che potevano essere evitati.
Un’altra parte degli aumenti sarà dovuta a “spese eccezionali necessarie nel 2016 per rafforzare la sicurezza dei suoi edifici e Bruxelles e la sicurezza informatica del Parlamento”, in totale circa 15 milioni di euro. Per il 2016 poi l’Aula si propone di sopprimere 57 posti nell’organigramma del Segretariato del Parlamento, il che consentirebbe di risparmiare circa 1,8 milioni. Verranno però assunti 25 nuovi funzionari per potenziare la DG SAFE, sempre al fine di aumentare l’efficacia dei sistemi di sicurezza all’interno e all’esterno degli edifici del Parlamento, e altre 20 nuove persone verranno invece assunte nelle segreterie di diverse commissioni parlamentari (ECON, ENVI, ITRE, TRAN e LIBE).
Degli aumenti ci saranno anche alla voce “mobilio”, dove gli stanziamenti passeranno da 3 a 7 milioni per far fronte al previsto aumento degli uffici, e nei finanziamenti ai partiti europei (da 28 a 31 milioni) e alle fondazioni (da 16,6 a 18,7 milioni), nonché per il budget del Parlamentarium, il centro per i visitatori che permette di fare una sorta di tour multimediale nell’Assemblea comunitaria, che passerà da circa 4 a 6 milioni di euro. Per i viaggi si passa da 72,8 milioni a 74,7, più un amimento a 6,5 milioni (da 5,8) per i viaggi dei deputati verso i loro collegi.
Guarda le voci del bilancio destinate ad aumentare rispetto all’anno in corso