Bruxelles – Il governo greco punta a trovare un accordo con i creditori nei prossimi giorni e, per non mettere a repentaglio le già difficili trattative, non varerà una riforma delle pensioni nell’immediato. Lo ha spiegato il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, a Bloomberg nel giorno in cui a Bruxelles ripartono i lavori, con i nuovi negoziatori greci, del Brussels Group, il gruppo che riunisce funzionari del governo ellenico e di Commissione Ue, Bce, Fmi ed Esm, e in cui si discute a livello tecnico la proposta di riforme che il governo targato Syriza di Alexis Tsipras presenterà per ottenere l’estensione del programma di sostegno economico, e quindi l’esborso dei restanti 7,2 miliardi del prestito. Le discussioni tecniche andranno avanti fino a domenica per facilitare l’accordo politico che si spera, si riuscirà a raggiungere in tempo per il prossimo Eurogruppo previsto per il prossimo 11 maggio. I negoziati fra Grecia e istituzioni creditrici procederanno “in uno spirito costruttivo”, che comporta però che “la parte greca prenda impegni specifici e concreti”, ha chiesto Margarits Schinas, portavoce del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. “Il governo greco è pronto per una soluzione onesta che permetterà l’erogazione degli aiuti finanziari da parte dei suoi partner e di mettere fine all’asfissia economica creata dal programma di salvataggio”, ha spiegato sempre Varoufakis, in un’intervista alla radio Sto Kokkino.
“Abbiamo bisogno di un ampio accordo”, visto che non si può concludere la revisione sulla base di poche misure è stato invece il commento del portavoce del Fondo monetario internazionale, Gerry Rice, che ha ricordato che il prossimo pagamento di interessi in programma al Fmi da parte della Grecia è il 6 maggio, e un altro pagamento è in calendario il 12 maggio. IN tutto Atene dovrà restituire circa un miliardo.