Strasburgo – L’Unione europea deve fare di più per la sicurezza alimentare nel mondo e rendersi protagonista di una politica globale sul cibo. I deputati europei colgono l’occasione dell’Expo, che aprirà ufficialmente i battenti domani a Milano, per spronare l’Ue a “rafforzare l’impegno verso un futuro più sostenibile”. L’Aula di Strasburgo ha votato ad ampia maggioranza (460 voti favorevoli, 126 contrari e 20 astenuti) una risoluzione per “tracciare il quadro delle politiche necessarie a livello europeo e globale per affrontare con efficacia la sfida della sicurezza alimentare”.
A Consiglio, Commissione e Stati partecipanti all’Expo, il Parlamento europeo presenta diverse richieste per trarre da Expo contributi reali. Per prima cosa, sottolinea l’Aula, serve “uno sforzo per incentivare la ricerca di pratiche agronomiche innovative che migliorino le rese riducendo al contempo l’impatto ambientale”. Ma fondamentali sono anche “una maggiore informazione dei cittadini, accompagnata dall’educazione a regimi e consumi alimentari equilibrati che prevengano l’obesità ed eradichino la malnutrizione”. A livello legislativo si dovrebbero invece “stabilire obiettivi ambiziosi e vincolanti che contrastino lo spreco alimentare ad ogni livello della catena alimentare, dal campo alla tavola”.
Tra le richieste degli eurodeputati anche quella di agire per “aumentare la trasparenza e l’equità all’interno della filiera agro-alimentare” e di “impegnarsi di più come Unione Europea per promuovere un’agricoltura sostenibile nei paesi in via di sviluppo e per contrastare il fenomeno del land-grabbing, ossia l’accaparramento di terra in particolare in Africa”. Serve, insomma “qualcosa di più, un impegno più ambizioso” perché l’Europa ha bisogno di “un settore agricolo forte e sostenibile”, di una “politica di sviluppo attenta all’agricoltura mondiale”, di una seria lotta “contro lo spreco alimentare” e di “fare più ricerca e innovazione”.
La sicurezza alimentare “è un tema che deve interessare tutti”, insistono i deputati, soprattutto di fronte a fenomeni come “la paradossale coesistenza di fame nel mondo e regimi alimentari squilibrati che causano obesità anche in contesti di povertà”. Da contrastare anche lo spreco di cibo, visto che in Europa, ricorda l’Aula, si sprecano grandissime quantità di cibo, secondo le stime della Commissione europea 89 milioni di tonnellate di cibo ogni anno.