Bruxelles – Il comitato permanente fitosanitario dell’Ue ha approvato a Bruxelles una nuova decisione riguardante le misure che l’Italia dovrà prendere per cercare di fermare il contagio del batterio Xylella fastidiosa, considerato responsabile del disseccamento degli ulivi in molte zone del Salento.
La decisione prevede la possibilità per l’Italia di dichiarare che in tutta la provincia di Lecce non sia più possibile l’eradicazione del batterio, e che di conseguenza debbano applicarsi solo misure di “contenimento”, e che non c’è più l’obbligo di espiantare gli alberi infetti, salvo che in una fascia di 20 chilometri a nord-ovest, a ridosso dei limiti provinciali di Brindisi e Taranto.
In questa zona, resta l’obbligo di espianto degli ulivi infetti dalla Xylella, ma non viene confermata la proposta iniziale della Commissione europea di eliminare anche tutte le piante potenziali “ospiti” del batterio in un raggio di 100 metri (per una superficie di più di tre ettari) attorno all’albero infetto. Le piante presenti in quest’area dovranno essere solo “monitorate” per accertare l’eventuale presenza del batterio (solo in questo caso vanno espiantate).
Infine, nel caso in cui dovessero verificarsi nuovi focolai dell’infezione in aree al di fuori della provincia di Lecce (come è già successo finora solo a Oria, in provincia di Brindisi), si applicheranno sistematicamente le misure più rigorose, con l’obbligo di espianto di ogni pianta infetta e di tutte le altre possibili piante “ospiti” in un raggio di 100 metri, indipendentemente dal fatto che siano sane o mostrino i sintomi del disseccamento.
di Lorenzo Consoli per AskaNews