Bruxelles – Agricoltura sostenibile e sviluppo rurale, la dimensione ecologica e il suo ruolo chiave all’interno di un quadro complessivo in continua evoluzione, l’affacciarsi di nuove tecnologie e il rinnovamento del settore agricolo, sono alcuni dei temi principali al centro del seminario Nutrition and Sustainable Development tenutosi a Bruxelles in vista dell’apertura di Expo 2015.
“Esiste un’incertezza crescente in fatto di quantità e qualità di cibo nel mondo”, ha dichiarato Patrick I. Gomes, segretario generale di Acp, l’organizzazione degli stati africani, caraibici e del Pacifico che ha organizzato l’evento. “La biodiversità, l’educazione alimentare e la cultura del cibo sono tematiche di grandissima attualità”, ha poi aggiunto, “in uno scenario globale in cui è necessario che il cibo diventi sufficiente per tutti gli abitanti del mondo”. Un altro problema, opposto, sottolinea poi Gomes, è il surplus alimentare, per affrontare il quale “bisogna impegnarsi a sopperire agli sprechi”. Un ruolo importante poi è rivestito dall’agricoltura, “fondamentale per uno sviluppo sostenibile”, continua il segretario dell’Acp, secondo cui è indispensabile “rafforzare i redditi degli agricoltori” in modo da incentivare “pratiche virtuose per la vivibilità rurale”.
“Expo non sarà solo una grande vetrina di novità a favore dello sviluppo economico e sociale del mondo ma anche un momento di riflessione comune sul tema dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile”, ha dichiarato invece Stefano Sannino, il rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue. La convenzione di Cotonou, un accordo stipulato tra l’Unione europea e gli stati dell’Acp per ridurne la povertà e favorirne l’integrazione nell’economia mondiale, “è stato uno dei pilastri della politica estera e di sviluppo dell’Ue”, ha poi aggiunto, “e un dibattito sul futuro di questa collaborazione è di vitale importanza”.
Anche Sannino ha poi rimarcato l’importanza del settore agricolo, il cui sviluppo comporterebbe di conseguenza non solo un progresso economico ma aiuterebbe inoltre “la crescita, l’emancipazione e la tutela degli essere umani”. Il rappresentante permanente d’Italia ha successivamente affermato come Expo 2015 intenda mettere al centro la cultura femminile e il “fondamentale contributo delle donne come depositarie di pratiche, conoscenze, tradizioni e capacità di nutrire e di nutrirsi e di sapersi prendere cura del pianeta”. “Assieme alla donna”, ha poi concluso Sannino, “l’attenzione non può non rivolgersi a giovani e bambini che sono intimamente legati al concetto di futuro” e la cui “tutela dell’alimentazione è un fattore prioritario e dovrebbe costituire un imperativo per l’intera comunità internazionale” assieme all’eliminazione “delle ineguaglianze purtroppo radicate in molte aree del pianeta”.