Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di aumentare di settanta milioni di euro il suo contributo per garantire il ripristino totale della sicurezza della centrale di Chernobyl sotto il profilo ambientale. Questo nuovo finanziamento, che arriva a quasi trent’anni dal disastro, si aggiunge ai circa trecentosessanta milioni di euro già versati per il completamento di una serie di altri progetti, tra cui la nuova struttura di contenimento sicuro in corso di costruzione per racchiudere quella vecchia (il cosiddetto “sarcofago”) e con essa il reattore quattro distrutto nell’incidente del 1986.
Gli obiettivi del “Nuovo contenimento sicuro” sono di proteggere l’ambiente dalle fuoriuscite radioattive e di predisporre l’infrastruttura per lo smantellamento del “sarcofago” e delle parti rimanenti del reattore e per le operazioni di gestione dei rifiuti nucleari. Tale progetto è stato avviato nel 2010 ad opera di Novarka, un consorzio guidato dalla Francia, è in fase avanzata di realizzazione e dovrebbe essere concluso con un costo totale di circa 1,5 miliardi di euro nel 2017, quando la struttura dovrebbe essere fatta scivolare sul reattore.
“L’Unione europea ha già fornito in passato un sostegno finanziario eccezionale all’Ucraina e oggi proseguiamo lungo questa strada”, ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ha aggiunto: “Ci siamo impegnati a versare altri settanta milioni di euro per garantire il ripristino totale della sicurezza sotto il profilo ambientale nel sito del devastante incidente di Chernobyl”. In aggiunta al contributo della Commissione gli Stati membri dell’Ue hanno fornito finora circa quattrocentoventi milioni di euro, e tra i principali donatori ci sono paesi terzi come gli Stati Uniti, la Russia, il Giappone, il Canada e la Cina.