Bruxelles – Per anni i servizi segreti tedeschi hanno spiato politici, aziende e funzionari delle istituzioni europee. Lo hanno fatto, inizialmente, per conto degli Stati uniti, secondo un mandato preciso e limitato, ma con il tempo la cosa si sarebbe allargata senza controllo. Lo rivela oggi il giornale tedesco Spiegel Online. La notizia è stata confermata oggi dal braccio destro della cancelliera Angela Merkel, Peter Altmaier, di fronte ad alcuni parlamentari.
Il portavoce di Merkel ha dichiarato che “la cancelleria ha individuato carenze tecniche e organizzative all’interno di Bnd (i servizi segreti per l’estero)” e che “ha ordinato una correzione immediata”. Per ora, almeno, il portavoce sostiene che “non c’è ancora alcuna prova di una sorveglianza di massa di cittadini tedeschi ed europei”.
Der Spiegel sostiene che gli Stati uniti avrebbero appaltato a Bnd questo lavoro di controllo dopo gli attentati dell’11 settembre. Con il tempo però questa cooperazione sembra sia andata oltre la lotta contro il terrorismo. Anche perché gli americani hanno fatto richieste sempre maggiori, “centinaia di migliaia o addirittura milioni” di controlli, secondo la Süddeutsche Zeitung. Nonè neanche chiaro se la cosa era nota alla Cancelleria prima del mese scorso.
La notizia deve essere ancora precisata nei dettagli, ma getterebbe un’ombra molto scura sulle proteste sollevate da Merkel quando scoprì che il suo cellulare era spiato dalla statunitense Nsa. ”Spiarsi tra alleati non è accettabile, ci vuole fiducia”, disse la cancelliera all’ingresso del Consiglio europeo il 24 ottobre 2013 commentando lo scandalo Datagate, in cui sarebbe finito sotto controllo anche il suo stesso telefono cellulare. “Non è solo un problema che riguarda me, ma tutti i cittadini” aggiunse Merkel, assicurando di aver chiarito questo concetto durante una conversazione con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Chissà cosa si erano davvero detti in quella chiamata, se Merkel sapeva dell’attività del Bnd.