Bruxelles – L’Ukip sostiene che le piste ciclabili siano discriminatorie nei confronti degli anziani perché, come scrivono in un loro volantino distribuito a Newcastle, “i ciclisti solitamente tendono ad essere giovani”. Secondo il partito antieuropeista sarebbe dunque ingiusto investire del denaro per le piste ciclabili, e questo dopo che la cittadina ha ricevuto a tale scopo una sovvenzione statale pari a dieci milioni di sterline. Queste piste “sono forse lastricate d’oro?”, ci si chiede nel volantino, in cui ci si lamenta inoltre del fatto che “i ciclisti siano privilegiati, mentre gli automobilisti sono solo una vacca da mungere con pochissimi diritti”.
E poi ancora: “Quante anziane signore inforcheranno la bicicletta in una buia notte di dicembre?”; “Dare tutti questi diritti ai ciclisti non è senz’altro discriminatorio nei confronti degli anziani e degli infermi?”. L’Ukip si preoccupa inoltre della sicurezza dei pedoni, lamentandosi del fatto che “camminare per Town Moor quando un ciclista sfreccia silenziosamente a venti miglia orarie” diventa pericoloso nel momento in cui “un movimento a destra o a sinistra può provocare seri infortuni per chi sta camminando a piedi”.
Le biciclette inoltre, si sottolinea nel volantino, “non hanno né targhe né assicurazione”, perciò i ciclisti dovrebbero essere quantomeno obbligati “a mettere un campanello sul manubrio”. La laburista Chi Onwurah ha risposto che “la bicicletta, oltre ad essere un mezzo di trasporto ecologico, è anche uno strumento a impatto zero con cui persone di tutte le età possono mantenersi in forma”, e ha poi aggiunto che “l’idea che migliorare le piste ciclabili costituisca una discriminazione verso gli anziani è assurda”, come se esistesse “una sorta di conflitto tra questi e i ciclisti”. Secondo Onwurah infatti i circuiti ciclabili permetterebbero a tutti di “beneficiare di strade più silenziose e sicure”.