Roma – “Se il Ttip sarà un accordo misto, e io ne sono certo, i Parlamenti nazionali e quello europeo dovranno sottoporlo ad attenta verifica, secondo il proprio ordinamento”. Sono parole del presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, intervenuto stamattina a Montecitorio alla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative dei Paesi Ue. Schulz ha ricordato che “laddove la competenza è concorrente con gli Stati Membri, si parla di accordi misti”. Data l’ampiezza delle materie che il trattato di libero scambio tra Ue e Stati Uniti affronta, l’esponente del Pse è convinto che il Ttip rientrerà in questa categoria.
Schulz ha poi affrontato il tema delle informazioni sui negoziati. Ha voluto “elogiare la trasparenza di cui dà prova l’attuale Commissione”, che rende i documenti “accessibili a tutti i parlamentari europei”, sebbene “in forma riservata”. Ciò dimostra che “il Consiglio e la Commissione hanno l’interesse” a tenere il Parlamento informato “su ogni novità” introdotta in sede negoziale, “per evitare un voto negativo” alla fine del percorso.
Se “in passato i governi concludevano i trattati internazionali”, e “i parlamenti li ratificavano” soltanto, sostiene Schulz, oggi non è più così. Anche in sede di stesura degli accordi internazionali, bisogna “rafforzare il ruolo dei parlamenti” per garantire una maggiore partecipazione dei cittadini attraverso le assemblee elettive. Secondo il tedesco, si tratta di una “globalizzazione della democrazia” che, “piaccia o no ai governi, è un fenomeno già in corso”.
Riguardo al ruolo attivo del Parlamento europeo, il presidente ha ricordato che Strasburgo “ha già espresso delle raccomandazioni sui negoziati ancora prima che la Commissione ricevesse il mandato”. Un’attività che non si è conclusa, dal momento che “nuove raccomandazioni verranno presentate entro giugno”.