Bruxelles – La Russia potrebbe avviarsi verso la cancellazione dell’embargo sull’importazione di prodotti alimentari europei, ma solo per alcuni Stati “amici”. Sebbene poche settimane fa, in occasione della visita a Mosca del premier greco, Alexis Tsipras, Vladimir Putin avesse chiarito che Mosca “non può fare eccezioni” al bando per alcun Paese Ue, ora le cose sembrano essere cambiate almeno per quei Paesi che, tra i Ventotto, hanno sempre mostrato maggiore sostegno alla Russia. Rosselkhoznadzor, l’autorità alimentare del Paese ha ripreso i controlli di qualità sui prodotti provenienti da Ungheria, Grecia e India e dalla prossima settimana dovrebbe fare lo stesso per Cipro. Una mossa che potrebbe preludere alla ripresa delle importazioni.
“Circa due dozzine di compagnie in Grecia saranno testate, lo stesso numero in Ungheria e quattro o cinque in India. Per ragioni tecniche, Cipro ha chiesto un po’ di tempo in più quindi i testi riprenderanno il 27 aprile quando controlleremo da sei a otto compagnie”, ha spiegato il numero uno dell’organismo russo alla stampa di Mosca. I controlli dovrebbero finire entro il 30 aprile e i risultati preliminari pubblicati poco dopo.
Il bando russo sulle importazioni europee di carne, pesce, latte, frutta e verdura, messo in campo da Mosca come reazione alle sanzioni europee per la crisi ucraina, dovrebbe durare almeno fino ad agosto di quest’anno, essendo diventato effettivo ad agosto 2014. Nel corso dell’incontro con il premier greco, Putin aveva ventilato, come unica soluzione per aggirare l’ostacolo, la creazione di joint venture tra Grecia e Russia così da riprendere le importazioni bypassando il divieto. Ma forse Mosca comincia ad immaginare una soluzione più diretta.