Bruxelles – Settecento barchette (di carta) incollate davanti all’ingresso del Parlamento europeo “per ricordare ai politici europei che sulle barchette (quelle vere) si muore”. L’iniziativa è dei parlamentari europei del Movimento 5 Stelle, i quali spiegano che “Il Mediterraneo è un cimitero e l’indifferenza di questa Unione europea che non prende decisioni efficaci e condivise è uno scandalo. L’operazione Triton è inadeguata quanto a mezzi, risorse umane e risorse economiche”.
I portavoce del Movimento 5 Stelle si stanno battendo nel Parlamento europeo per far valere “semplici proposte di buon senso”:
– una suddivisione per quote tra gli Stati membri dell’UE dei migranti “economici”, quelli che partono in cerca di un lavoro e dignità. La suddivisione per quote si baserebbe su parametri che tengano conto, ad esempio, della densità demografica, dei parametri legati all’economia nazionale dei 28 Paesi membri.
– modificare immediatamente il regolamento di Dublino che obbliga il rifugiato politico (che abbiamo comunque il dovere di accogliere) a permanere nel primo Paese in cui arriva. Questa decisione demenziale è stata firmata da Pdl e Lega nel 2003. I rifugiati che arrivano in Italia quasi mai vi vogliono rimanere. Va data loro la possibilità di scegliere il Paese europeo dove stabilirsi, in conformità con Schenghen che permette la libera circolazione delle persone nell’area UE.
– istituire dei corridoi umanitari, offrendo soluzione legale ai richiedenti asilo che ne hanno diritto.
– aprire delle agenzie dell’Unione europea per potenziare le ambasciate degli Stati membri nei Paesi nordafricani in modo che possa partire, in maniera sicura, SOLO chi ha bisogno di protezione internazionale.
– inasprire le pene per i mercanti di uomini e considerare gli scafisti al pari degli omicidi con arresto immediato e requisizione dei mezzi di imbarco.
– controllo e totale trasparenza sull’uso dei fondi destinati all’accoglienza. Bisogna estirpare la mafia da questo sistema.