Bruxelles – La Grecia e la Gran Bretagna sono al fianco dell’Italia nella lotta per una politica Ue più forte sull’immigrazione. A farlo sapere a Matteo Renzi sono stati gli stessi premier David Cameron e, Alexis Tsipras che, dopo l’ultima tragedia nel Canale di Sicilia, hanno telefonato al presidente del Consiglio italiano per esprimere supporto alla richiesta italiana di un Consiglio europeo straordinario sull’immigrazione da tenersi in settimana. Secondo fonti europee si starebbe lavorando sull’ipotesi di tenerla giovedì. Per Tsipras occorre un piano in tre punti che “rafforzi il meccanismo di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo”, “supporti i Paesi del Mediterraneo” con uno “stanziamento di aiuti per gli oneri finanziari e di ospitalità” e che comprenda “iniziative diplomatiche” per affrontare i conflitti in Siria, Iraq e Libia. “L’Europa – sottolinea il premier greco – non può invocare il valore supremo della vita umana se non si mobilita per fermare questa tragedia”. Tsipras propone anche una riunione dei paesi del Mediterraneo, i più colpiti dall’emergenza, per “coordinarsi meglio e portare questo tema alla ribalta della politica europea”. “Sono al fianco di Renzi nella richiesta di un vertice d’emergenza – dice Cameron in un Tweet – per trovare una soluzione complessiva”.
I support Italian Prime Minister Renzi’s call for an emergency meeting of EU leaders to find a comprehensive solution.
— David Cameron (@David_Cameron) April 20, 2015
Anche la Commissione europea sembra convinta della necessità di accelerare senza attendere la metà di maggio per la pianficata presentazione dell’agenda europea sull’immigrazione. “Secondo il presidente Juncker mantenere lo status quo chiaramente non è un’opzione”, fa sapere il portavoce dell’esecutivo comunitario, Margaritis Schinas. Ma in che modo si dovrebbe concretizzare questo cambio di marcia ancora è tutto da vedere. Nel pomeriggio in Lussemburgo si terrà una riunione straordinaria dei ministri di Esteri e Interni per tentare “un approccio olistico”, che possa coniugare le risposte da dare in politica estera (prima di tutto in Libia) a quelle interne all’Ue.
Tra le possibilità che l’Ue dovrebbe esplorare, anche quella di “un’operazione europea su vasta scala di ricerca e soccorso”, una sorta di Mare Nostrum europeo. A chiederlo è la presidenza di turno lettone dell’Unione europea che sollecita la Commissione a “proporre prontamente mezzi aggiuntivi da destinare a Frontex” e “fare una proposta per aumentare gli sforzi nella lotta contro il traffico di esseri umani”. Per l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini “di fronte alle tragedie di questi ultimi giorni, mesi e anni, l’Ue non ha più alibi” e partendo dagli ultimi fatti si dovrebbe fare “nascere una vera politica migratoria” e un “senso comune di responsabilità europea su quello che succede nel Mediterraneo” cosa che “non è stata fatta negli anni passati”.
“Ci aspettiamo che la tragedia avvenuta l’altra notte, oltre ad interrogare le nostre coscienze risvegli la capacità di decidere dell’Europa”, sottolinea prima della riunione a Lussemburgo il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni. “Quella che è in gioco – dice – è la reputazione dell’Ue”. Nel corso della riunione, anticipa il titolare della Farnesina, l’Italia chiederà “tre cose”: un impegno a nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, più risorse economiche per Frontex e Triton e più risorse per l’accoglienza dei rifugiati.
Bisogna “aumentare la sorveglianza nel Mediterraneo” e “rafforzare i mezzi dell’operazione Triton” anche secondo la Francia, con il portavoce del governo di Parigi, Stephane Le Foll che ammette: “Su questa tragedia la Francia non è stata all’altezza della situazione”. “L’Italia non è sola”, assicura intanto il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert.
Richieste di un rapido cambio di passo arrivano anche dal Parlamento europeo: “Il modo in cui stiamo gestendo la situazione nel Mediterraneo non può più continuare come prima”: ora “gli Stati membri devono immediatamente mettere a disposizione più risorse e competenze per l’agenzia Frontex, anche per quanto riguarda il soccorso in mare e le missioni umanitarie. È inoltre necessario istituire nel Mediterraneo una missione di più ampia portata per il controllo delle frontiere e il soccorso in mare”, chiede il Presidente dei popolari, Manfred Weber mentre il leader dei socialisti, Gianni Pittella vedrà oggi Juncker per discutere dell’emergenza. “Chiederò al presidente – anticipa a SkyTg24 – di anticipare le sue proposte. Ora è il tempo della responsabilità, non del cinismo o dell’indifferenza” .