“Nelle prossime ore è fondamentale che il Consiglio europeo sia il luogo in cui dimostrare che” l’emergenza immigrazione “non è solo un problema di Malta o dell’Italia”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel primo pomeriggio ha ricevuto il premier maltese Joseph Muscat per fare un punto sulla situazione dopo l’ennesima strage avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi al largo delle coste libiche. Il premier ha avanzato di nuovo la richiesta di convocare un Consiglio europeo straordinario, richiesta che è stata accolta dal presidente Donald Tusk.
“Venti anni fa abbiamo chiuso gli occhi davanti a Srebrenica”, luogo del genocidio di migliaia di bosniaci mussulmani durante la guerra in Bosnia, ma “oggi non possiamo più chiudere gli occhi e ricordarci di certi eventi solo per le commemorazioni” ammonisce Renzi, ricordando ai colleghi europei che l’Ue deve assumere una “responsabilità davanti alla storia”.
La priorità è intervenire in Libia. Lo sostiene da mesi l’inquilino di Palazzo Chigi, che però esclude l’ipotesi di un intervento militare sul campo. “L’ipotesi non è sul tappeto”, precisa, aggiungendo che “al momento non ci sono le condizioni”. Neppure il blocco navale è una strada praticabile: sarebbe “un favore agli scafisti schiavisti”, perché obbligherebbe le navi del blocco a farsi carico dei soccorsi creando “un corridoio gestito” dai trafficanti di esseri umani.
Ciò che serve, secondo il premier italiano, è “un intervento per smantellare la rete” criminale che gestisce il traffico dei migranti. Il problema, secondo Renzi, non riguarda infatti l’assenza di soccorso, che “si fa anche in queste ore”. Non si può “continuare a pensare di lasciarli partire – i barconi – e poi rincorrerli”. E’ questo che “mette a rischio le vite umane”. Dunque, il capo dell’esecutivo è convinto che “dobbiamo andare a prenderli”, gli scafisti: “questo chiediamo alla comunità internazionale”.
Il premier non specifica alcun dettaglio, perché “gli aspetti tecnici li definiscono i tecnici“, dice. Ma quello che si va prefigurando è un intervento internazionale di polizia in Libia. Anche perché la rete criminale “non è formata da migliaia di persone”, sottolinea Muscat, e dunque non dovrebbe essere troppo complicato, una volta definito un mandato in sede Onu, inviare delle forze speciali a catturare i criminali. “Si tratta di capire se esiste un impegno internazionale o no a fare quello che Malta e Italia stanno facendo”, sottolinea Renzi, ricordando che l’Italia, “di scafisti, ne ha arrestati 1.002”.
Di una missione polizia si discuterà nel Consiglio europeo straordinario.