Roma – “L’italia chiede che si svolga il prima possibile un Consiglio europeo straordinario, perché non è pensabile che di fronte alle tragedie come quelle che stiamo vivendo, non vi sia quello stesso sentimento di vicinanza, di solidarietà e di condivisione che l’Europa ha mostrato in altre vicende”. Il presidente del Consiglio fa riferimento all’ennesima tragedia avvenuta in mare: un barcone che secondo uno dei sopravvissuti trasportava 950 migranti, tra cui 200 donne e 50 bambini, si è rovesciato, nella notte tra il 18 e il 19 marzo, mentre un mercantile si apprestava a dare soccorso.
L’incidente si è verificato “a 70 miglia dalla costa libica, 110 miglia da Malta e circa 130 miglia da Lampedusa”, informa lo stesso premier chiedendo l’intervento dell’Ue perché, ritiene, “questa è una tragedia europea”. L’ennesima strage, che però “non nasce dall’assenza di soccorsi” i quali erano invece presenti, sottolinea Renzi. Ciò dimostra che “queste nostre sorelle e fratelli morti nel Mediterraneo non si salvano soltanto con i controlli” e le operazioni di salvataggio, ritiene il capo dell’esecutivo, ma “si salvano non facendoli partire, non lasciandoli alla mercé di criminali quali sono i trafficanti di uomini”.
Dunque, all’Europa “chiediamo di non essere lasciati soli, non tanto nell’emergenza in mare”, è l’appello del premier, il quale pone una “questione politica con P maiuscola”, quella di “bloccare il traffico di esseri umani”. Una risposta unitaria è immediata è necessaria, secondo il capo del governo, perché “i nuovi schiavisti non possono pensare che l’Europa consideri questo problema un problema di serie B rispetto ad altre questioni che affollano la nostra agenda”.
Renzi ha avviato un giro di contatti con gli altri leader europei e ha incontrato a Palazzo Chigi l’alto rappresentante per la Politica estera dell’Unione, Federica Mogherini, la quale concorda sull’idea che “solo con politiche comuni dell’Ue sull’immigrazione” possono essere evitate tragedie come quella che si è ripetuta nel Mediterraneo. Dello stesso tono il commento del commissario europeo per i Migranti Dimitri Avramopoulos, secondo il quale la strage rappresenta “un duro monito del fatto che dobbiamo prendere azioni forti per affrontare la crescente crisi dell’immigrazione.
Per il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, “è una vergogna e una confessione di fallimento il fatto che tanti Paesi sfuggano alle loro responsabilità”. L’esponente del Pse è convinto che “senza un vero approccio comune europeo, basato sulla solidarietà, che offra alle persone l’opportunità di venire in Europa legalmente e che dia speranza invece che disperazione, la prossima tragedia è solo una questione di tempo”.
Sulla convocazione del Consiglio europeo straordinario chiesto dall’Italia, che spetta al presidente Donald Tusk, lo stesso Tusk deciderà dopo un giro di consultazioni con i leader dei Paesi membri. Mentre su Twitter, il polacco ha annunciato di aver parlato con il premier di Malta Joseph Muscat dopo “le tragiche morti nel Mediterraneo”, e che continuerà “i colloqui con i leader europei, la Commissione e il Servizio di azione esterna sui modi per alleviare la situazione”.
“Basta con le pigrizie e le lentezze dell’Europa. La Commissione europea dia subito il via libera ad una task force, senza vincoli di spesa, per affrontare le tragedie che ormai quotidianamente si verificano nel Mediterraneo”. Così commenta David Sassoli, vicepresidente con delega sulle politiche per il Mediterraneo del Parlamento europeo. “Da mesi l’Italia chiede all’Europa maggiori investimenti sulle politiche dell’immigrazione ed un impegno sostanziale sulla crisi libica. Ecco perché – continua Sassoli – deve essere accolta subito la richiesta del premier Renzi di riunire in settimana un vertice europeo. Solo con l’impegno di tutti sarà possibile mettere fine a queste tragedie nel Mediterraneo”.