Bruxelles – Gli eurodeputati della sinistra unita Gue hanno celebrato, assieme ad attivisti da tutto il mondo, la Giornata internazionale della solidarietà con i prigionieri politici palestinesi, ed hanno condannato l’internamento senza processo messo in atto da Israele come arma contro la Palestina. Dal 1967 sono stati più di ottocentomila i palestinesi detenuti e ad oggi più di seimiladuecento si trovano nelle prigioni israeliane.
Il gruppo richiede l’immediata liberazione di tutti i capi politici e dei membri del Consiglio legislativo palestinese imprigionati. “Tredici membri del Clp sono attualmente detenuti da Israele”, ha detto l’irlandese Martina Anderson, aggiungendo che “il recente scioccante arresto di Khalida Jarrar è solo l’ultimo degli atti di oppressione di Israele contro il popolo palestinese e i loro diritti democratici”. La deputata, presidente della delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese, ha poi continuato dicendo che Khalida Jarrar “è un leader palestinese, un parlamentare e una femminista, che ha a lungo combattuto per i prigionieri palestinesi e per i loro diritti” e che “ora, pochi mesi dopo che un tribunale militare israeliano ha tentato di trasferirla con la forza dalla sua casa di Ramallah a Gerico, si trova dietro le sbarre senza aver commesso alcun crimine”. Anderson ha concluso: “Noi condanniamo con tutta la nostra forza la detenzione amministrativa messa in atto da Israele come mezzo per far a tacere ogni forma di resistenza all’occupazione”.
Gli europarlamentari hanno sottolineato come il trasferimento in Israele dei prigionieri dai territori occupati costituisca una chiara violazione della Convenzione di Ginevra, così come anche l’uso ripetuto di Israele del confinamento e dell’isolamento dei prigionieri palestinesi. L’incarceramento di donne e bambini, si legge in fondo al comunicato del gruppo, e il trattamento dei palestinesi durante la detenzione “sono deplorevoli” e “devono essere condannati dalla comunità internazionale”.