Bruxelles – Gli europarlamentari del gruppo dei Socialisti & democratici hanno chiesto alla Commissione europea di indagare a fondo sulla condotta fiscale tenuta da McDonald’s in Europa. Secondo un rapporto presentato da una coalizione sindacale e da un’Ong il celebre marchio avrebbe sfruttato una delle sue filiali in Lussemburgo, con una succursale in Svizzera, per evitare di pagare parte delle imposte, arrivando a pagare soli sedici milioni di tasse a fronte di entrate totali per 3,7 miliardi di euro. Queste accuse, rigettate dalla filiale italiana dell’azienda, sono state ora riprese dai socialisti di Bruxelles.
“Gli esposti dei sindacati, dei consulenti tributari e dei revisori fiscali hanno reso chiaro che l’elusione fiscale illegittima è diventata un modello di business esteso a intere industrie”, ha dichiarato Peter Simon, portavoce del gruppo per la commissione speciale sul tax rulings, che ha aggiunto come “le decisioni anticipate in materia fiscale, che dovrebbero servire ad aumentare la certezza giuridica per gli investitori, siano invece state utilizzate per evadere le tasse”. È per questo, continua il portavoce, che “tali illegittimi modelli di evasione fiscale devono diventare illegali”.
“Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dato la più alta priorità alla lotta all’evasione fiscale, perciò ora è obbligato a tener fede alla sua promessa”, ha detto Elisa Ferreira che ha chiesto all’esecutivo comunitario di “fornire tutte le necessarie informazioni sul tax ruling di McDonald’s alla commissione speciale del Parlamento europeo”, creata dopo lo scandalo LuxLeaks. Anneliese Dodds ha ricordato come, stando alle statistiche, “la crisi e le conseguenti misure di austerità abbiano comportato una considerevole riduzione del numero di ispettori fiscali in molti degli Stati membri”, e ha sottolineato come “ciò non solo sia un segnale sbagliato, ma provochi anche problemi economici notevoli”. “Gli ispettori tributari infatti”, conclude Dodds, “garantiscono entrate regolari, inoltre leggi rigorose in materia fiscale non varranno a nulla se la loro applicazione non può essere certificata a causa di una carenza di personale”.