Bruxelles – La Commissione europea “non è soddisfatta del livello di progressi fatti finora”, nelle trattative con la Grecia di Alexi Tsipras sul rinnovo del programma di assistenza, e quindi “si deve intensificare il ritmo del lavoro in vista dell’Eurogruppo del 24 aprile prossimo”. Sono cambiati i toni di Margaritis Schinas, il portavoce del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che fino a ieri aveva tenuto sul tema un atteggiamento di grande diplomazia. “Tutto è sul tavolo ma si deve procedere più velocemente”, ha affermato ricordando che secondo gli accordi del 20 febbraio scorso “la Grecia si era impegnata a produrre una lista competa delle riforme che sarebbe stata valutata dalle istituzioni”. Commissione, Bce e Fmi dovevano dare un primo parere per poi passare la palla ai ministri delle Finanze della zona euro che avrebbero dovuto prendere la decisione finale. Secondo Schinas, però, “la mancanza di progressi significa che questa sequenza di eventi non si è ancora realizzata”, e se il governo di Tsipras vuole che l’Eurogruppo informale in programma il 24 aprile prossimo a Riga possa esprimersi sul prolungamento del prestito al Paese “c’è bisogno di qualcosa che porti ad avere un accordo tecnico che possa poi convincere l’Eurogruppo”.
Il portavoce ha ricordato come al momento la discussione stia avvenendo soprattutto a Washington dove è in corso la sessione primaverile del Fondo monetario internazionale. E da lì non arrivano buone notizie, con la direttrice del Fmi, Christine Lagarde, che ha chiuso le porte alla Grecia sull’ipotesi di ritardare il pagamento del miliardo in due tranche che la Grecia dovrà restituire a maggio. “Nessun Paese avanzato ha mai chiesto di posticipare un pagamento”, ha detto in conferenza stampa. “In trent’anni il board del Fmi non ha mai concesso ritardi nei pagamenti”, ha chiarito Lagarde secondo cui tale concessione è stata fatta solo “a un paio di Paesi in via di sviluppo e peraltro senza grandi risultati” e quindi “chiaramente non è la condotta raccomandabile nell’attuale situazione”.