Bruxelles – La Bielorussia è un Paese di mezzo, a metà tra Unione europea e Russia non solo per motivi politici ma anche per motivi economici. Se è vero che il primo partner commerciale di Minsk rimane la Russia, l’Ue segue a ruota con interessi economici decisamente consistenti.
Le importazioni dell’Ue dalla Bielorussia sono state di 4.3 milioni di euro nel 2011, 4.6 milioni di euro nel 2012 e di 3.4 milioni nel 2013. Le esportazioni dell’Ue in Bielorussia invece sono state di 7.3 milioni di euro nel 2011, 7.8 milioni di euro nel 2012 e 8.6 milioni di euro nel 2013. I prodotti di scambio tra Bielorussia ed Unione europea sono soprattutto i macchinari, i prodotti alimentari, i prodotti tessili, i prodotti chimici e i combustibili.
Le esportazioni della Bielorussia sono dominate dai carburanti: nel 2013 Minsk ne ha esportato verso l’Ue per oltre 1 milione e 300 mila euro. L’Unione europea invece esporta nell’ex repubblica sovietica soprattutto macchinari e prodotti chimici: nel 2013 sono stati esportati prodotti chimici per un valore di oltre 1 milione e 400 mila euro e macchinari per 4 milioni e 200 mila euro.
Dall’altra parte la Russia rimane il partner più grande e più importante per la Bielorussia e assorbe quasi la metà dell’export internazionale: le esportazioni bielorusse in Russia sono del 48% e le importazioni sono del 5.4%.
Dal 2014 la Bielorussia fa parte dell’unione Economica Euroasiatica, un organizzazione che si ispira a quella dell’Unione europea e che fu introdotta nel 2011 da Vladimir Putin riprendendo l’idea dal presidente kazako Nursultan Nazarbaev. Ne fanno parte di quest’unione Russia, Bielorussia, Kazakistan e Armenia.