Bruxelles – Giù le mani dai fondi Fes per le grandi reti infrastrutturali. La commissione Trasporti del Parlamento europeo esprime parere contrario alle modalità di costituzione del fondo Feis per gli investimenti strategici, il braccio finanziario del piano per gli investimenti di Jean-Claude Juncker. La commissione Trasporti è praticamente unanime nel suo giudizio: 43 deputati su 46 sono contrari a dirottare nel fondo Feis le risorse già stanziate per le grandi reti. Un voto (43 sì, 3 no, 0 astensioni) che rimette in discussione il piano Juncker e il suo sistema di garanzie. Il piano per gli investimenti prevede un fondo Feis con 21 miliardi di euro in garanzie. Cinque miliardi li mette la Bei, gli altri sedici la Commissione europea. Di questi sedici miliardi 2,7 provengono dai programmi per la ricerca (Horizon 2020) e 3,3 appunto dal Cef. La commissione Trasporti è però del parere che quest’ultima riallocazione vada cancellata.
“I vostri relatori non possono accettare come risorse primarie le appropriazioni del programma Cef per il sostegno del fondo Feis”, recita il testo approvato e inviato alle commissioni Affari economici e Bilancio, competenti del dossier e chiamate al voto conclusivo lunedì, al termine del giro dei pareri della altre commissioni parlamentari interessate. Il motivo per cui non si può sostenere la proposta della Commissione Juncker è che da una parte il Cef è un programma “già operativo” e dall’altra parte l’accordo raggiungo in sede di negoziati per il bilancio settennale “rispecchia l’ampia consultazione delle parti interessate”. Il fondo di garanzia Feis “non dovrebbe ostacolare i programmi che già servono per rilanciare investimenti, competitività e crescita” quali il programma delle grandi reti finanziato attraverso il Cef.
“Sia chiaro: non vogliamo boicottare il piano, ma non bisogna sacrificare il Cef”, spiegano Ines Ayal Sènder (S&D) e Dominique Riquet (Alde), i correlatori dell’opinione. “La Commissione europea continua a ripeterci che si tratta di fondi aggiuntivi, ma la proposta Efsi sembra una sostituzione”. I deputati della commissione Trasporti chiedono “una vero investimento aggiuntivo”. L’operazione da fare, spiegano Sènder e Riquet non è ‘Cef + Horizon2020 = piano Juncker’. Al contrario la formula per rilanciare l’Europa è “piano Juncker + Horizon 2020 + Cef”. In altri termini, “non possiamo avere la ciliegina senza la torta”.