Bruxelles – “Stop immediato degli attacchi aerei e delle offensive di terra” perché “provocazioni come queste minano i negoziati Onu e minacciano le possibilità di una riconciliazione”. È l’appello che i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e il segretario di Stato Usa, lanciano congiuntamente in occasione della ripresa dei dialoghi di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite che riprenderanno oggi ad Algeri con l’incontro delle parti politiche.
“Chiediamo con forza a tutti i partecipanti al dialogo di negoziare in buona fede e di usare questa opportunità per finalizzare accordi sulla formazione di un governo di unità nazionale e prendere accordi per un cessate-il-fuoco incondizionato”, scrivono Laurent Fabius, Frank-Walter Steinmeier, Paolo Gentiloni, José Manuel García-Margallo, Philip Hammond e John Kerry.“Solo attraverso un compromesso – aggiungono – la Libia può andare verso un futuro più sicuro, stabile e prospero”.
Gli Stati Uniti e i cinque Paesi Ue ricordano anche che “coloro che minacciano la pace, la stabilità e la sicurezza della Libia o minano la buona riuscita del completamento della sua transizione politica” potranno essere oggetto di sanzioni Onu. Ora, insistono “è tempo che tutti i gruppi in Libia vadano avanti in uno spirito di compromesso” perché “un ulteriore ritardo nel raggiungimento di un accordo politico approfondisce solo gli scismi nella società libica e incoraggia coloro che cercano di trarre profitto dal conflitto in corso”. Come i terroristi.
“La minaccia terroristica crescente è una grave preoccupazione per la comunità internazionale” e “gli estremisti usano la mancanza di ordine a loro vantaggio, causando ancora più sofferenza e spargimenti di sangue sia all’interno che all’esterno della Libia”, continuano i rappresentanti di Usa e Ue. Per questo “chiediamo a tutte le parti di facilitare i negoziati Onu per arrivare a formare un fronte unito per combattere il terrorismo e per affrontare la radice del problema in una maniera coerente offrendo la visione di una Libia pacifica, stabile e prosperosa e fornendo i servizi essenziali al popolo libico”. Il modo migliore per farlo, sono convinti Usa e Ue, è n “governo di unità nazionale” che “la comunità internazionale è pienamente pronta a supportare nell’affrontare le sfide della Libia”.