A poche ore dall’ultima tragedia del mare, con un altro barcone rovesciato e nove cadaveri ripescati dalla Guardia costiera italiana a circa 80 miglia dalle coste della Libia, la Commissione europea torna a promettere collaborazione ai Paesi Ue che sono maggiormente meta di immigrazione, Italia e Grecia in testa. “Dobbiamo offrire solidarietà e supporto agli Stati membri per adempiere ai loro obblighi e per proteggere chi ne ha bisogno”, commenta il commissario Ue all’immigrazione, Dimitris Avramopoulos.
“Stiamo seguendo da vicino il crescente numero di incidenti di migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo da Libia e Turchia verso Italia e Grecia”, assicura il commissario che riporta: “Nel corso del week end Frontex ha registrato 35 incidenti che hanno coinvolto 4.800 migranti e ha dispiegato diversi mezzi”. Per tentare di intervenire in questa situazione, continua Avramopouos, “dobbiamo impegnarci di più con i Paesi di origine e di transito”, tema che, assicura, sarà affrontato dall’agenda Ue sull’immigrazione che la Commissione europea presenterà a maggio. Nel frattempo “questa settimana visiterò il Marocco” e “altre visite in Paesi chiave seguiranno”, promette il commissario Ue per l’immigrazione che domani discuterà del tema anche nel corso di un’audizione alla commissione Libertà civili del Parlamento europeo.
Centrale la collaborazione con i Paesi di origine e transito anche secondo l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini: è arrivato il momento per una “partnership reale, non burocratica” tra l’Unione europea e i Paesi nordafricani, ha sottolineato il capo della diplomazia Ue nel corso del meeting Ue-sponda del Mediterraneo in corso a Barcellona. “Oggi più che mai – ha continuato – è necessario rafforzare la cooperazione nella regione che è la più turbolenta nel mondo” e “non possiamo più agire soli”.