Bruxelles – Cominciano a farsi stretti i tempi per la Grecia per riuscire a chiudere l’accordo con i creditori internazionali e ottenere così l’effettiva estensione del programma. Il prossimo 24 aprile è in programma una riunione dell’Eurogruppo a Riga e per quella data si dovrebbe avere il via libera definitivo che, se ci sarà, porterà all’esborso dei restanti 7,2 miliardi di prestiti del piano. Ma c’è ancora molto lavoro da fare, la Grecia ha presentato una lista dettagliata delle riforme che intende intraprendere ma ci sono ancora molti punti da chiarire e molte cose su cui l’Euro Working Group, l’organismo tecnico dell’Eurogruppo, ha espresso perplessità, innanzitutto il fatto che Atene rifiuti di prendere in considerazione il taglio delle pensioni dei dipendenti pubblici.
“La palla continua a girare, ma non è chiaro in quale direzione stia andando”, spiega una fonte europea secondo cui, a differenza di quanto riportato da alcuni giornali “non c’è alcuna deadline per Atene ma è chiaro che se la lista finale arriverà solo il 23, ovvero un giorno prima dell’Eurogruppo, non ci sarà la possibilità di approvarla subito e quindi il 24 ci potrebbe essere solo ‘ennesima dichiarazione congiunta”. Insomma nessuna scadenza precisa ma “prima arriva la lista definitiva, meglio è”.
Il governo di Alexis Tsipras da parte sua sta tentando di rassicurare i partner internazionali sulla buona fede del Paese e la settimana scorsa ha rimborsato al Fondo monetario internazionale il prestito da 450 milioni di euro che era in scadenza. E breve il Paese dovrà affrontare due rimborsi di bond: il primo domani per un importo di 1,4 miliardi euro e il secondo il 17 per un miliardo di euro. Le prossime rate da versare dal Fondo monetario internazionale sono poi il primo maggio (202 milioni di euro) e il 12 maggio (770 milioni).