Bruxelles – La sicurezza e la situazione umanitaria nel campo rifugiati palestinesi di Yarmouk, alle porte di Damasco, “sta andando di peggio in peggio”, persone innocenti sono usate “come scudi umani dalle parti in lotta”. La denuncia viene dall’Alto rappresentate dell’Unione europea per la Politica estera Federica Mogherini e dal Commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianides.
“L’Unione europea richiama le parti in lotta a rispettare il diritto internazionale, a garantire un accesso degli aiuti umanitario e ad assicurare una sicura via di fuga per i civili che vogliono scappare”, dichiarano i due in una nota congiunta. “E’ stato già approvato – hanno aggiunto – un fondo di emergenza di 2.5 milioni di euro dalla Commissione all’ UNRWA ( Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione) per le operazioni in Siria, in particolare per Yarmouk, e le comunità di Idlib, Dara’a e Aleppo”.
“La crisi siriana ha già portato troppa sofferenza – afferma Mogherini – un nuovo massacro deve essere evitato”.
Yarmouk è un distretto della capitale siriana Damasco dove è insediata la più grande comunità di palestinesi. Prima che la guerra civile iniziasse, era la casa di 150,000 rifugiati, oggi se ne contano 18,000.
L’ UNRWA, agenzia delle nazioni unite che assiste e protegge i rifugiati, ha dichiarato che nel 2014 è stata in grado di distribuire cibo a Yamourk “solo per 131 giorni, con in media 89 scatole per giorno in un anno”. Ma per distribuire il minimo necessario alle persone UNRWA sottolinea che “dovrebbero essere distribuite 400 scatole ogni giorni”.
“Continueremo ha collaborare – aggiunge Mogherini – con con Pierre Krähenbühl, Commissario generale dell’UNRWA e altri partner per aiutare ad alleggerire la sofferenza delle persone”.