Bruxelles – Una “decisione senza precedenti per lo spazio media dell’Ue” contro cui serve una “rapida risposta pubblica da parte di Bruxelles e del rappresentante dell’Osce per la libertà dei media”. A chiamare in causa l’Europa è il ministero degli Affari esteri russo, secondo cui Bruxelles non può non far finta di non vedere la decisione persa qualche giorno fa dalla Lituania. La Commissione per la radio e la televisione dello stato baltico ha deciso di bloccare, sul proprio territorio, le trasmissioni del canale russo RTR Planeta per un periodo di tre mesi, a partire da lunedì 13 aprile. Una decisione legata, secondo l’ente di controllo dei media lituano, ai messaggi di incitamento all’odio nei confronti dell’Ucraina, veicolati da alcune trasmissioni del canale.
Si tratta di una “situazione estremamente pericolosa che comporta l’uso di tattiche repressive contro i media e la persecuzione dei giornalisti che si si è sviluppata in Lituania”, denuncia ora Mosca, secondo cui nel Paese è in atto “una censura politica completa che è incompatibile con gli ideali di uno stato democratico”. Una situazione contro cui l’Unione europea si deve attivare con una “risposta rapida”, incalza la Russia, visto che “ovviamente Vilnius sta pesantemente violando gli obblighi internazionali della Lituania nel campo della libertà di espressione e di accesso all’informazione”.