E’ iniziato a Montecitorio l’esame del pacchetto Unione energetica presentato dalla Commissione al Parlamento e al Consiglio Ue e che prospetta un risparmio di 40 miliardi di euro l’anno per i cittadini. Il provvedimento è approdato alle commissioni Ambiente e Attività produttive, che in una seduta congiunta hanno deciso di usare l’occasione “per fare un punto sulle politiche energetiche italiane, anche in vista dell’appuntamento Onu di Parigi sui cambiamenti climatici”, racconta a Eunews Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente.
Nel corso dell’esame “avvieremo una serie di audizioni”, annuncia ancora Realacci, il quale segnala “il problema che l’Italia deve produrre politiche energetiche che sono al passo con le indicazioni dell’Unione europea, e non sempre lo fa”. Il riferimento è alla lettera inviata al governo italiano da parte del commissario per il Clima e l’energia Miguel Arias Cañete, la settimana scorsa, nella quale si denunciano i “ritardi e le contraddizioni” con cui, secondo l’esponente della Commissione Ue, il nostro Paese ha recepito la direttiva sull’efficienza energetica. Una questione sulla quale Realacci ha anche presentato una interrogazione parlamentare rivolta al presidente del Consiglio Matteo Renzi, per sapere quali iniziative l’esecutivo intenda prendere per rispondere alle obiezioni di Cañete.