Bruxelles – La Grecia ha presentato la sua lista completa delle riforme alle istituzioni creditrici, Commissioneeuropea, Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea. Il documento di 26 pagine, pubblicato in esclusiva dal Financial Times, afferma che lo Stato ellenico riuscirà a raccogliere quest’anno entrate per 6 miliardi di euro e a raggiungere un surplus del 3,9%, ben oltre cioè il 3% richiesto. Il governo di Alexis Tsipras ha specificato nell’introduzione che “la Repubblica ellenica si considera un membro fiero e irrinunciabile dell’Unione europea”, nonché “un membro irrevocabile della zona euro”. Tra le voci di entrata la verifiche dei trasferimenti bancari off-shore, che dovrebbe portare secondo le previsioni di Atene 875 milioni, e un nuovo sistema di lotteria che regolarizzando i siti online e riordinando il sistema delle licenze dovrebbe far incassare 600 milioni.
Un miliardo e mezzo sono attesi invece dalle privatizzazioni, meno dei 2,2 previsti dal vecchio piano, visto che le vendite, si afferma nel documento, verranno “riviste caso per caso”, per decidere con quali procedere e quali fermare. Ma Atene assicura che “tutte le procedure (di privatizzazione, ndr) già partite verranno portate a termine”. La Grecia poi propone un aumento del costo dei biglietti dei siti archeologici “a livelli Ue”, con le domeniche gratuite.
Il documento parla anche delle spese e delle riforme previste per quest’anno, e non tutte piaceranno a Bruxelles. Si sospende la cosiddetta “clausola di zero deficit”, che avrebbe costretto più tagli alle pensioni statali e si specifica che i diritti acquisiti per legge saranno rispettati ma il governo lavorerà a eliminare i prepensionamenti “che minano il sistema”. Ci sono poi cinque misure separate sotto il titolo “riforme del mercato del lavoro”, che includono un aumento graduale del salario minimo e il rafforzamento della contrattazione collettiva, nonché l’abolizione di alcune delle riforme adottate dal precedente Governo per obbedire al programma di salvataggio. Infine sono confermati buoni pasto, riallaccio dell’elettricità staccata e assegni sociali per le persone “in estrema povertà”, aspettandosi il sostegno promesso da Bruxelles.
Il documento dovrà ora essere visionato dalle istituzioni prima di passare all’esame dell’Eurogruppo, il cui prossimo appuntamento in calendario è il prossimo 24 aprile a Riga. Atene chiede “un rapido e positivo” accordo, ritenuto “necessaria precondizione per il successo” del piano.