Bruxelles – Il settore agricolo cerca di “gestire la crisi” e di rilanciare i prodotti in un “mercato mondiale” che si ingrandisce sempre di più. Di questo si è discusso ieri in una conferenza organizzata dall Regione Emilia Romagna a Bruxelles sulla difesa e la produzione dei prodotti tipici regionali e sui prodotti ortofrutticoli, a cui hanno preso parte associazioni come l’AREPO ( Associazione regionale europea per i prodotti d’origine) e l’AREFLH ( Assemblea regionale europea dell’ortofrutta).
L’assessore lombardo all’agricoltura Giovanni Fava ha spiegato “la fondamentale importanza della difesa dei prodotti tipici” poiché in un momento come questo dove “ il nostro mercato è sempre più omologato la distintività diventa uno dei pochi elementi che non omologa il prodotto”. “Soprattutto con l’arrivo di nuovi mercati come quello americano o come quello orientale – spiega Fava – è necessario essere più efficaci nella comunicazione, così che il consumatore in giro per il mondo conosca il valore dei nostri prodotti”.
L’Europa e l’Italia secondo Luciano Trentini, presidente dell’AREFLH, possono superare questa crisi “aumentando le esportazioni”. “Il mondo futuro – commenta Trentini – richiederà più prodotti e l’Unione europea dovrà guardare altrove. L’Africa sarà il mercato futuro per il nostro continente”.
E’ inoltre stato discusso come sia importante aiutare le medie piccole imprese che “non essendo in grado di coprire i costi del mercato” ne rimangono tagliate fuori. Secondo Fava queste possono essere aiutate “riuscendo ad organizzarle meglio”. “ Abbiamo una lunga storia di cooperazione sui prodotti italiani – sottolinea – basti pensare al grana padano che è già un esempio di efficienza. Io sono ottimista riguardo all’uscita da questa crisi anche nel settore agricolo, fermo restando che bisogna far si che le regole non cambino, che i prodotti rimangano tutelati”.