Bruxelles – I bambini palestinesi arrestati sono spesso vittime di violenze e maltrattamenti da parte dell’esercito israeliano. Un report della Commissione europea sulla situazione del Paese punta il dito contro Tel Aviv. “156 bambini sono stati tenuti in strutture di detenzione e prigioni di alta sicurezza”, e “sono pervenute continue segnalazioni di maltrattamenti” in particolare “nelle prime 48 ore dopo l’arresto”. Tra i maltrattamenti Bruxelles riporta “bendature, utilizzo di lacci per stringere i polsi troppo stretti, violenze fisiche, mancanza di comunicazioni adeguate dei diritti legali, abusi verbali, perquisizioni e isolamento mentre sotto interrogatorio”. Il report sottolinea che nonostante un ordine militare del settembre 2014 abbia adottato disposizioni specifiche in materia di registrazioni audio e video degli interrogatorio di bambini, per portare alla luce eventuali casi di abusi, queste norme “non si applicano ai reati di sicurezza come il lancio di pietre”, che è quello che più frequentemente viene loro attribuito.
La relazione deplora anche che Israele faccia « ancora un uso estensivo della detenzione amministrativa dei palestinesi che vengono imprigionati senza un processo ». Nel novembre scorso erano erano in atto 461 detenzioni amministrative, un « forte aumento » rispetto a un anno prima quando erano 150. Molte di queste, sottolinea ancora il report, erano la conseguenza di una ondata di quasi 2.200 arresti di palestinesi in Cisgiordania e Gerusalemme Est nel giugno e luglio scorso, dopo il rapimento e l’uccisione di tre adolescenti israeliani. Fu sempre allora che Tel Aviv diede il via all’operazione militare Margine di protezione che in 50 giorni, ricorda la relazione di Bruxelles, portò all’uccisione di oltre 2.100 palestinesi, inclusi 500 bambini, il 70% dei quali erano civili. Sempre nello stesso anno altri 29 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia facendo del 2014 “l’anno piu funesto” per Gaza dall’inizio del conflitto israelo-palestinese.
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