Bruxelles – Dopo la riunione di giovedì notte tra il premier greco Alexis Tsipras e alcuni leader europei tra cui Angela Merkel e Francois Hollande, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker comincia a sentirsi più tranquillo sull’esito delle trattative con Atene. Cosa negli ultimi tempi tutt’altro che scontata: “Devo ammettere che ero molto pessimista nelle ultime settimane perché non c’erano progressi di alcun tipo”, spiega il capo dell’esecutivo Ue riportando gli esiti del vertice della scorsa settimana alla plenaria del Parlamento europeo. Ora però, continua Juncker, “siamo tornati ad un processo normale e credo potremo raggiungere una conclusione che porterà beneficio sia alla Grecia che all’Unione europea”.
Agli eurodeputati Juncker spiega anche di avere parlato “ieri sera” con il premier greco, che ha assicurato di essere “pronto a presentare la lista delle riforme da attuare alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima”. Poi le proposte “saranno esaminate dai nuovi gruppi che sono stati creati” cioè “quello più tecnico ed esplorativo ad Atene e quello più politico qui”. Poi, “dopo la valutazione delle tre istituzioni: Commissione, Bce e Fmi”, toccherà all’Eurogruppo che “dovrà occuparsi di vedere come procedere”.
Il presidente della Commissione torna anche sul formato “ristretto” del meeting a margine del Consiglio che ha causato le proteste di diversi Stati dell’Eurozona non coinvolti nelle discussioni e che in Aula suscita le critiche di molti eurodeputati, tra cui il leader liberale Guy Verhofstadt che si dice “sgomento” e denuncia un modo di lavorare “inaccettabile e contrario all’interesse dell’Eurozona”. “Non si voleva discutere formalmente al più alto livello ma mettere in contatto persone che non si parlano mai in un contesto più informale”, risponde Junckerk, sottolineado che l’esperimento si è rivelato “molto utile”.
Buoni gli esiti dell’incontro anche per il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk secondo cui “si è discusso con un obiettivo molto semplice: ripristinare la fiducia reciproca ed evitare malintesi” e “penso che ci siamo riusciti”. Il premier Tsipras, spiega ancora Tusk ai deputati europei, “ha promesso di presentare una lista circostanziata di riforme presto” e “speriamo che questo apra la strada per una soluzione”, conclude. Sul formato del meeting anche Tusk si difende dagli attacchi di chi sottolinea che doveva opporsi ad una riunione ristretta: “Ho chiesto al Consiglio se preferissero discutere la questione greca in un Euro Summit da tenersi immediatamente ma i leader non lo hanno ritenuto utile a questo stadio”. Nelle prossime settimane, promette, “farò tutto quello che posso per aiutare in questa difficile situazione”.