Bruxelles – Serve una maggiore trasparenza nei negoziati tra Unione europea e Stati Uniti sul Ttip perché “la resistenza Usa alla pubblicazione di alcuni documenti non è di per sé sufficiente a tenerli nascosti al pubblico europeo”. A sottolinearlo è il mediatore europeo, Emily O’Reilly che torna a chiedere alla Commissione europea progressi sulla comunicazione al pubblico del trattato di libero scambio con gli Usa. “La Commissione ha fatto sforzi reali per rendere i negoziati più trasparenti” e “sono consapevole che la Commissione deve parlare in modo confidenziale con gli Usa per potere trattare efficacemente” riconosce O’ Reilly, ma, ricorda, “deve assicurare che tutte le eccezioni al diritto fondamentale dei cittadini Ue di avere accesso ai documenti sono ben fondate e pienamente giustificate”.
Già nel luglio del 2014 il mediatore europeo si era concentrato sulla trasparenza dei negoziati per il Ttip, in seguito ad alcune segnalazioni su documenti non resi pubblici e sull’accesso privilegiato che era invece stato garantito ad alcuni soggetti interessati. All’indagine avevano contribuito più di 6 mila mail di cittadini molti dei quali invocavano una maggiore possibilità di informazione sull’andamento dei negoziati. In risposta anche a queste richieste, O’ Reilly torna ora a sostenere che “altri passi sono necessari per migliorare la trasparenza del Ttip e la sua legittimità agli occhi del pubblico”.
In particolare il mediatore chiede alla Commissione di pubblicare un elenco completo dei documenti sul Ttip che sono pubblici e quelli che non lo sono, nonché di pubblicare gli ordini del giorno dei verbali delle riunioni con i lobbisti.
Inoltre chiede di estendere gli obblighi di trasparenza per quanto riguarda gli incontri delle parti interessate con i direttori della Commissione, i responsabili di unità, e i negoziatori. Sempre secondo il mediatore i funzionari dell’Ue che partecipano ai negoziati sul Ttip dovrebbero incontrarsi solo con i lobbisti che sono inseriti nel Registro per la trasparenza.