Bruxelles – Attenti ai giocattoli, e ai vestiti. In particolare se vengono dalla Cina. Buona parte dei prodotti pericolosi destinati all’Europa sono bloccati alle frontiere, ma tanti ne passano comunque e quelli più minacciosi sono destinati ai nostri bambini.
Oggi la Commissione europea ha presentato il suo rapporto annuale sui prodotti pericolosi dal quale emerge che nel 2014 è stato impedito l’ingresso nell’Ue, o è stata disposta la rimozione dal mercato, di 2.435 prodotti – dai giocattoli agli autoveicoli – in quanto pericolosi per i consumatori. Da dodici anni la Commissione e gli Stati membri collaborano per garantire che i beni di consumo immessi sul mercato europeo siano sicuri attraverso il sistema di allarme rapido “Rapex” per i prodotti non alimentari.
“Ogni prodotto in Europa deve essere sicuro per i nostri cittadini. I prodotti che possono causare danni devono essere ritirati dal mercato quanto prima”, spiega Věra Jourová, Commissaria europea per la Giustizia e i consumatori. Proprio per questo motivo, continua “abbiamo creato il sistema di allarme rapido, uno strumento che nel corso degli anni si è rivelato molto efficace nella tutela dei consumatori europei. Si tratta di un esempio molto pratico della cooperazione dell’UE a vantaggio dei nostri cittadini”. Molti esempi di giochi perciolosi sono stati esposti alla Commissione europea, e mostrano come tanti di questi sono normalmente nelle mani nostre e dei nostri bambini. Un grande nemico è quello invisibile: le vernici tossiche usate per decorare i prodotti.
Il sistema di allarme rapido garantisce che le informazioni sui prodotti pericolosi non alimentari ritirati dal mercato e/o richiamati ovunque in Europa siano trasmesse rapidamente tra gli Stati membri e la Commissione. Ciò permette di adottare i conseguenti provvedimenti (divieto/blocco delle vendite, ritiro, richiamo o rifiuto all’importazione da parte delle autorità doganali) in tutta l’Ue e di informare i consumatori. Nel 2014 sono stati registrati nel sistema 2.755 provvedimenti di questo tipo. Sempre nel 2014 il sito web del sistema di allarme rapido è stato visitato da quasi due milioni di persone. Attualmente al sistema partecipano trentuno paesi (gli Stati membri dell’UE, l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia).
Quali sono i prodotti che presentano rischi?
Nel 2014 i giocattoli (28%) e gli indumenti, i prodotti tessili e gli articoli di moda (23%) sono state le due principali categorie di prodotti a rischio. I rischi chimici, di lesioni e di soffocamento sono stati quelli segnalati più frequentemente.
I rischi chimici più comuni segnalati nel 2014 riguardano prodotti quali scarpe e articoli in cuoio (ad esempio il cromo VI, una sostanza che irrita la pelle), i giocattoli e gli articoli di puericultura (ad esempio gli addolcitori della plastica, che possono causare problemi di fertilità), e la bigiotteria (ad esempio metalli pesanti nocivi).
Da dove provengono questi prodotti pericolosi?
La Cina rimane il principale paese di origine dei prodotti pericolosi notificati nel sistema di allarme rapido: nel 2014, come nel 2013, il 64% del totale delle notifiche riguardava prodotti provenienti da lì. La Commissione collabora con la Cina attraverso il “sistema di allarme rapido – CINA” che dovrebbeeo garantire che le autorità cinesi affrontino tutte le questioni di sicurezza dei prodotti in loco, ma evidentemente c’è più di una falla.