Bruxelles – Il risultato è decisamente buono, ma non è il ciclone che ci si aspettava. Secondo gli ultimi risultati, ancora non definitivi, il Front National di Marine Le Pen si piazza al secondo posto nelle elezioni dipartimentali di Francia, dietro la destra di Nicolas Sarkozy, protagonista del grande ritorno. L’alleanza di centrodestra tra l’Ump di Sarkozy e l’Udi (Unione dei democratici e indipendenti) ha preso il 29,51% dei voti, il Front National il 24,9% mentre il Partito socialista di François Hollande si è fermato al 21%, recuperando comunque dal 14% delle europee..
Il Front National dunque non sfonda, soprattutto grazie alla sponda a destra di Sarkozy che ha condotto la sua campagna elettorale cavalcando temi cari a Le Pen, dall’immigrazione all’occupazione “per i francesi”. Si tratta comunque del miglior risultato mai raggiunto in elezioni locali dal partito euroscettico che, a livello locale partiva da zero, mentre ora ha già eletto dei consiglieri al primo turno e avrà candidati al secondo turno in oltre la metà dei dipartimenti. “Siamo gli unici vincitori del primo turno. Alziamo la nostra voce, ci insediamo localmente”, ha commentato la leader del Front National.
Esulta anche il primo ministro, Manuel Valls secondo cui le elezioni hanno dimostrato che “il Front National non è il primo partito in Francia”. In vista del ballottaggio fra una settimana, Valls non ha esitato a schierarsi con il tradizionale “fronte repubblicano”, alleanza ove possibile con il centrodestra per sbarrare il passo al Front National. Sarkozy si è limitato all’esclusione di qualsiasi accordo locale o nazionale con l’estrema destra.
Secondo il ministero degli interni sono stati eletti al primo turno 220 candidati della destra, 56 candidati della sinistra, 8 del Front National e 6 di altre formazioni politiche. L’astensione dalle urne ha toccato il 49,82% degli elettori.
“In Francia il centrodestra ha saputo imporsi sul ciclone nazionalista e fascistoide di Marine Le Pen, il che significa che al becero populismo del no euro e’ riuscito a contrapporre l’idea di una democrazia liberale e soprattutto europeista, conforme ai valori veicolati dalla tradizione popolare del Ppe”, commenta Giovanni La Via, eurodeputato Ncd. “L’esito delle urne francesi ci offre una lezione per il futuro, vale a dire che una valida alternativa alla sinistra c’è e può essere rappresentata dall’alleanza tra centristi e moderati – conclude -, non certo negli slogan estremisti di correnti che navigano sull’onda del malessere sociale per fare incetta di consensi”.