In Europa, “e in particolare nell’area euro, le regole hanno una duplice finalità”: contribuiscono “al funzionamento dell’economia” e sostengono “la costruzione di reputazione e fiducia reciproca”. La pensa così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il quale ammonisce che “se però le regole si rivelano inadeguate ad affrontare circostanze eccezionali, come una recessione prolungata”, il loro rispetto può “condurre a comportamenti controproducenti, fino a un fallimento delle istituzioni” comuni.
Il titolare di via XX settembre, intervenuto al conferimento di una laurea ad honorem al premio Nobel per l’Economia Jean Tirole, aggiunge che la regola del debito “si rispetta anche se si fanno le riforme in modo deciso, come detto anche dalla Commissione Ue”.
Padoan si dice convinto che il Parlamento Ue debba avere “una voce più forte” e una relazione “più efficace” con la Commissione e il Consiglio europeo, “soprattutto in un momento in cui l’Ue fatica a identificare e mettere in campo una strategia economica di lungo periodo”.