Roma – “L’Italia, è pronta a fare tutto il possibile per sostenere le decisioni dell’Onu, dopo un accordo tra le parti in Libia, per mantenere i risultati raggiunti sul terreno’’. Sono parole del ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni, che stamattina ha ricevuto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, il quale ha sottolineato il “ruolo fondamentale dell’Italia” a sostegno dell’azione Onu “per promuovere il dialogo” tra le diverse fazioni nel Paese nordafricano.
Un impegno che Gentiloni ha confermato negli sforzi volti a “spinge tutte le parti e i Paesi della regione a contribuire a buoni risultati”. Esiti positivi “che non sono scontati”, per il ministro, ma che Ban Ki-moon si augura sfocino in “un accordo per un governo di unità nazionale in Libia”.
Il massimo esponente del Palazzo di Vetro ha espresso preoccupazione per l’infiltrazione dell’Isis in territorio libico e ha annunciato che alle Nazioni unite si sta “lavorando alacremente per la preparazione dell’Assemblea generale e per definire un piano di azione” contro il terrorismo. “Allo stesso tempo – ha proseguito Ban Ki-moon – è fondamentale continuare a fornire assistenza umanitaria”. Un compito difficile, sottolinea ancora, dal momento che “sono molte le aree dove l’Onu e le agenzie umanitarie non possono avere accesso perché sono sotto il controllo di gruppi armati estremisti”.
Gentiloni e Ban Ki-moon hanno discusso anche di immigrazione, con il segretario delle Nazioni unite che si è detto “orripilato dalle azioni senza scrupoli dei trafficanti di esseri umani, i quali abbandonano i migranti in Mare”. Per questo ha sollecitato un “maggiore coinvolgimento della comunità internazionale”, ringraziando il nostro Paese per l’attività di soccorso nel Mediterraneo.
Anche la vicenda dei due marò italiani accusati di omicidio da Nuova Delhi è stata al centro dei colloqui. “Ho raccomandato di nuovo la questione dei due fucilieri di marina bloccati da oltre tre anni in India – ha dichiarato Gentiloni – chiedendo” al segretario generale “di prendere in considerazione un suo nuovo intervento per una questione così rilevante per l’Italia”.
Ban Ki Moon è stato poi ricevuto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, a palazzo Chigi, prima di recarsi a pranzo al Quirinale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.