Alexis Tsipras continua a mostrare ottimismo sulle trattative tra Atene e Bruxelles per il rinnovo del programma di assistenza, e pensa di riportare il tema anche al Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Ma gli altri capi di Stato e di governo non sembrano molto felici all’idea, almeno non finché le discussioni tecniche in corso non porteranno qualche risultato concreto. Parlando del prolungamento del piano il premier ellenico, in una intervista al quotidiano Ethnos, Tsipras ha affermato che “il problema sarà risolto a livello politico entro la fine della settimana con l’avvicinarsi del vertice Ue o, se necessario, al vertice stesso”.
Ma al Berlaymont la visione è piuttosto diversa. “Da parte nostra non c’è ottimismo, siamo in attesa di vedere le proposte concrete, e solo allora potremmo decidere se esserlo o meno”, spiega un’alta fonte della Commissione europea. “La decisione se mettere il tema in agenda spetta solo al presidente Donald Tusk”, continua la fonte secondo cui però “è improbabile che lo faccia, perché non ci sono gli elementi per discutere e si rischierebbe solo di alzare la tensione” al summit, che invece dovrà concentrarsi su altri temi come l’Unione energetica e la Libia. “Certo nessuno può impedire a Tsipras di dire quello che vuole nel suo tempo di parola”, prosegue la fonte, ma gli altri leader più che discussioni vogliono risposte concrete su come Atene “intende operazionalizzare le promesse fatte all’Eurogruppo del 20 febbraio”. Le discussione tecniche sulla lista a cui ha dato il suo assenso il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, continuano frenetiche e la visita di Tsipras di venerdì scorso ha contribuito a fare chiarezza ma non è stata certo risolutrice. Le ‘istituzioni’ vogliono capire in concreto come verranno attuate le promesse fatte, e solo allora si potrà aprire una nuova discussione politica.