La sua uscita pubblica contro il governo di Alexis Tsipras in seguito all’accordo con l’Eurogruppo, definito “una vergogna”, aveva suscitato grande scalpore e fatto addirittura parlare di una possibile spaccatura all’interno del partito. Ma il tempo della rabbia sembra ormai lontano e ora è di nuovo pace fatta e complicità tra il premier ellenico e l’eurodeputato e 91enne Manolis Glezos, il decano di Syriza, l’uomo che ad appena diciassettenne nel 1941 aveva scalato l’Acropoli per ammainare la bandiera nazista. I due si sono incontrati venerdì durante la visita di Tsipras a Bruxelles e hanno avuto un lungo colloquio terminato con sorrisi e abbracci. Glezos ha affermato di “non essere mai stato contro il governo”, né di esserlo adesso, e ha spiegato ai giornalisti di avere fiducia nel “governo del popolo” e “nel primo ministro”.
Da parte sua Tsipras, che ha definito “importante” la discussione con ‘anziano eurodeputato, ha riconosciuto che la Grecia “è in un periodo critico”, viste le difficili discussioni in corso per il rinnovo del piano di aiuti che comporteranno l’accettazione di un certo numero di riforme richieste da Bruxelles, ma si è anche detto sicuro di poter avere “successo nel soddisfare le attese della società greca, il mandato popolare e il nostro giuramento in onore di queste lotte”, allo scopo di “restituire sovranità popolare, indipendenza e prosperità al nostro Paese”.