Bruxelles – Il nuovo e democratico modo per eleggere il presidente della Commissione europea finalmente scelto direttamente dai cittadini? Tutta una farsa, tanto non lo sapeva nessuno chi erano i capolista delle diverse forze politiche alle scorse elezioni europee. Ad affermarlo non è stato l’euroscettico dell’Ukip Nigel Farage, ma lo stesso presidente della Commissione europea. “I soli che sapevano di essere i capolista erano gli stessi capilista”, ha dichiarato col suo solito tono ironico Jean-Claude Juncker, intervenendo al dibattito “La nostra Europa: presiedere la Commissione – Governare l’Europa”. “I cittadini spesso non lo sapevano”, chi fossero i leader delle diverse coalizioni, “e per fortuna! Altrimenti non avrebbero votato per i Popolari, visto che ero io il loro leader”, ha continuato aggiungendo sempre in tono ironico: “È la prova che a volte anche l’ignoranza può portare risultati saggi”.
La prossima volta per Juncker però “sarà differente”, e questo primo esperimento, poco riuscito, avrà più successo. Innanzitutto perché il processo “è partito e quindi non si potrà tornare indietro”, e quindi le coalizioni dovranno “fare campagna elettorale paneuropea”. E poi perché alle prossime consultazioni, si dice sicuro il presidente, “questa idea del candidato leader sarà condivisa da un più largo numero di persone”, cosa che alle scorse elezioni, ha ribadito “non è successa”.