Strasburgo – Sull’omicidio Boris Nemtsov deve essere aperta una commissione d’inchiesta internazionale. A chiederlo è il Parlamento europeo che intende fare luce sulla vicenda che ha portato alla morte dell’oppositore politico di Vladimir Putin, l’uomo che stava cercando prove sul coinvolgimento russo nella guerra in Ucraina orientale, e che è stato ucciso due giorni prima di una manifestazione da lui organizzata contro il conflitto nel Paese. Il documento, votato dalla Plenaria di Strasburgo, definisce quello di Nemtsov “l’omicidio politico più grave nella storia recente della Russia”, criticando allo stesso tempo “la propaganda del Cremlino sta trasformando la Russia in uno Stato caratterizzato da repressione, incitamento all’odio e paura”.
Secondo la risoluzione la Russia si sta muovendo in una direzione “opposta a quella di una democrazia funzionante” e per questo i deputati lanciano un invito al Cremlino “a porre fine a tutte le pressioni, le azioni repressive e le intimidazioni” contro i leader dell’opposizione, della società civile e dei media. Il testo chiede poi il rilascio dei prigionieri politici come ad esempio la parlamentare estone Nadia Savchenko e il funzionario di polizia estone Eston Kohver.
“Uccidere Boris Nemtsov è stato un ‘messaggio ibrido’ mandato dal sistema di Putin al mondo democratico e liberale”, ha attaccato Sandra Kalniete. Secondo l’eurodeputata del Ppe “per l’Unione europea è importante definire una nuova politica nei confronti della Russia, sulla base di questa nuova realtà”, anche se, ha riconosciuto, “abbiamo bisogno ‘di pazienza strategica’”, visto che “prima o poi ogni dittatura si autodistruggerà”.
Il liberale Petras Auštrevičius ha chiesto all’Unione europea di mostrare unità e determinazione quando tratta con il Cremlino e ha puntato il dito contro “l’atmosfera di odio verso l’Occidente e l’ostilità per per le persone di ampie vedute”, che sarebbe stata alla base dell’omicidio del politico. Per Auštrevičius quanto accaduto è “la logica conseguenza della linea politica perseguita negli ultimi 15 anni di governo di Putin”.