L’assoluzione in via definitiva di Silvio Berlusconi nel processo Ruby, dove era imputato con l’accusa di concussione e prostituzione minorile, è “un’ottima notizia che rappresenta la fine di un ingiustissimo linciaggio”. Giovanni Toti da Strasburgo, dove è venuto per la sessione Plenaria del Parlamento europeo, dice di restare “convinto più che mai che occorre una riforma della giustizia” perché “simili episodi non si ripetano”. L’eurodeputato e consigliere politico di FI afferma “di essere stato sempre convinto dell’innocenza di Berlusconi e della matrice tutta politica di questo procedimento giudiziario”, che è stato portato avanti “con un dispiegamento di energie degno di migliori cause”. Per il vicepresidente del Parlamento Antonio Tajani, si tratta di una notizia “che dà fiducia ma ci spinge a continuare la battaglia, anche in Europa, perché l’Ue diventi la terra della giustizia giusta”. Tajani ha anche spiegato che proprio domani il presidente del ppe, Joseph Daul, sarà a Roma dove incontrerà Berlusconi.
Giovanni La Via, capodelegazione a Strasburgo del Nuovo Centrodestra, si dice “felice per il presidente Berlusconi”, e parla di una assoluzione che rappresenta “anche un segnale rispetto a una certa magistratura che talvolta è persecutoria verso alcuni politici”, una magistratura che dovrebbe “fare una riflessione attenta rispetto alle decisioni che prende”. Per quanto riguarda le relazioni tra Forza Italia e Ncd La Via afferma che dopo l’assoluzione “non cambia niente”, in quanto l’augurio “è che Berlusconi riprenda a fare politica”, in quanto “è gusto che sia così”. Ma per quanto riguarda le prospettive politiche “il Nuovo Centrodestra continuerà nel suo percorso di alleanze nel centrodestra”, così come “continuerà a sostenere il governo nell’ottica di continuare quel processo di riforme che riteniamo essenziali per far uscire l’Italia dalla secca della crisi economica”.
Anche Elmar Brok, uomo forte della delegazione tedesca del Ppe, si è detto “sollevato di aver letto la notizia che Berlusconi non sia stato ritenuto colpevole in quel processo”, una notizia “che rende le cose più semplici”. Ma se questo significa che una volta che sarà rimossa anche l’interdizione dai pubblici uffici, Berlusconi dovrebbe tornare a fare politica attiva, Brok si limita a rispondere che “questo dovrà dipendere dal volere degli italiani, degli elettori e del suo partito, è a loro che spetta decidere del suo futuro politico”. “Chissà”, ha concluso Brok scherzando, “se anche il prete gli avrà dato la sua assoluzione”.