Che frutti ha portato il semestre di presidenza italiano dell’Ue in materia di lotta alla corruzione? A questa domanda risponderà la conferenza organizzata da Transparency International, in programma lunedì 16 marzo, a Roma, presso la sede dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione). È consuetudine di Transparency presentare delle raccomandazioni sul tema all’inizio di un semestre di presidenza (qui quelle rivolte all’Italia) e tracciare, come ha fatto in precedenza per i semestri a guida lituana e greca, un bilancio dei risultati raggiunti.
Sarà il presidente della sezione italiana di Transparency, Virginio Carnevali, ad aprire i lavori della conferenza, mentre il suo collega della sezione europea di Bruxelles illustrerà il progetto avviato nel 2013 dall’organizzazione. Un primo panel si occuperà di analizzare i risultati complessivi raggiunti nel semestre italiano, che saranno illustrati da Chiara Putaturo e Jonny Koerner di Transparency e sui quali Alberto Cutillo e Gabriele Altana, dirigenti del ministero degli Esteri, riferiranno del lavoro condotto in sede europea dall’esecutivo italiano, dei progressi fatti e degli ostacoli che ancora rimangono.
Un focus particolare sarà dedicato al tema della Procura europea, la cui costituzione è stata proposta dalla commissione nel 2013, ma su cui ancora non c’è un pieno accordo tra i paesi membri. I progressi fatti sul tema sotto la spinta italiana saranno illustrati da Lorenzo Salazar, direttore dell’ufficio Affari legislativi e internazionali del ministero della Giustizia, che ne discuterà con la professoressa Emanuela Pistoia, docente di diritto comunitario, e con il nostro giornalista Domenico Giovinazzo.