La Germania vuole un accordo politico sull’accordo di libero scambio con gli Stati Uniti (Ttip) “entro la fine dell’anno”. Lo ha detto Angela Merkel in occasione della visita in Commissione europea. La cancelliera tedesca ha avuto modo di parlare con l’intero collegio dei commissari, e qui ha ribadito che gli accordi Ttip sono prioritari nell’agenda tedesca e devono esserlo anche in quella dell’Ue. “Sono venuta a rappresentare la Germania, uno Stato membro, e ho detto che vogliamo il Ttip, e che conclusioni politiche devono esserci per il 2015”. La linea di Berlino risponde alla richieste dei leader dei capi di Stato e di governo. Il Consiglio europeo, ha ricordato Merkel in conferenza stampa, ha auspicato un accordo politico entro fine anno, e “noi abbiamo annunciato il nostro sostegno alla Commissione” perché il risultato sia raggiunto. “Vogliamo raggiungere questo traguardo, perché è importante per crescita e posti di lavori in Europa”. Da questo punto di vista Merkel tesse le lodi dell’esecutivo comunitario. “Ho massima stima per la velocità con cui la Commissione ha fissato la tabella di marcia, e saluto con soddisfazione il fatto che Cecilia Malmstrom, commissario per il Commercio, abbia annunciato trasparenza”. Una decisione che a detta di Merkel “aiuta a sgombrare il campo da pregiudizi e fraintedimenti”.
Il collegio dei commissari non ha sollevato il tema Grecia in occasione della visita del capo di governo tedesco, ma sulla questione Merkel ha avuto modo di esprimersi nel corso della conferenza stampa finale. “Quanto concordato nell’ultimo Eurogruppo ora va attuato”, il messaggio per Atene. “La Troika e le istituzioni monitoreranno, e per ora siamo concentrati su questo”, ha detto prununciando una parola che sembrava diventata tabù a Bruxelles. Il che significa che per il momento “è prematuro parlare di un terzo programma di assistenza” per il Paese ellenico, chiosa il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
Non si è parlato neppure di Francia nell’incontro di oggi, ma c’è chi ha voluto chiedere a Merkel un commento sulla recente decisione della Commissione Ue di concedere due anni in più di tempo al Paese per centrare l’obiettivo del 3% nel rapporto deficit/Pil. “Prendo nota della decisione della Commissione”, la premessa di Merkel. “Nei miei contatti con la Francia ho capito che sono impegnati in un intenso processo di riforme, e sostengo François Hollande in questo sforzo non intromettendomi” in questioni che riguardano esclusivamente la Francia. Certo, “lavoro e crescita arrivano con un’economia competitiva”.