Secondo Eurostat cala il tasso di disoccupazione nell’Eurozona (ovvero gli Stati dell’Ue che adottano la moneta unica) che a gennaio è dell’11,2%, mentre a dicembre e gennaio dell’anno scorso era rispettivamente dello 0,1% e dello 0,6% più alto. All’interno invece di tutti e ventotto i Paesi dell’Unione il tasso di disoccupazione a gennaio di quest’anno è calcolato al 9,8%, mentre a dicembre e gennaio dell’anno scorso era rispettivamente dello 0,1% e dello 0,8% più alto.
Nell’Ue 23,815 milioni di persone sono attualmente disoccupate, di cui 18,059 milioni sono quelle dell’area euro; dunque nell’Unione e nell’Eurozona rispetto al 2014 le cifre sono scese da dicembre rispettivamente di 156 mila e di 140 mila unità, e da gennaio di 1,820 milioni e di 896 mila unità.
I tassi di disoccupazione più bassi sono rilevati in Germania (4,7%) e in Austria (4,8%), mentre i più alti sono quello greco (25,8% in novembre) e spagnolo (23,4%). In Spagna rispetto all’anno scorso è sceso del 2,1%, mentre in Italia è del 12,6%.
Riguardo alla disoccupazione giovanile, sono 4,889 milioni i giovani disoccupati sotto i venticinque anni nell’Ue, di cui 3,281 milioni nell’eurozona, in calo rispettivamente di 562 mila e 259 mila unità dal gennaio 2014, ovvero dal 23,3% e il 24,3% al 21,2% e il 22,9%. Nello stesso mese di quest’anno i dati sono del 7,1% e dell’8,2% in Germania e Austria, mentre i più alti sono rilevati in Spagna (50,9%) e in Grecia (50,6% in novembre). In Italia il livello si attesta al 41,2%.