La Commissione europea ha notificato alla Bulgaria che i finanziamenti europei del Regional Development Operational Programme per il periodo 2007-2013, dopo essere stati interrotti lo scorso giugno per verificare l’efficacia dei sistemi di controllo che erano risultati insufficienti dopo una audit della Commissione, ricominceranno ora ad essere erogati. La lettera ufficiale è già stata inviata alle autorità bulgare, e la Commissione procederà immediatamente con il primo versamento che ammonta a più di 52 milioni di euro tratti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr); mentre le richieste di pagamento ricevute in febbraio, per più di 92 milioni di euro, dovrebbero essere esaudite entro marzo.
Con l’ingresso nell’Ue avvenuto il 1° gennaio 2007, la Bulgaria è entrata tra i beneficiari dei fondi strutturali e del fondo di coesione, al fine di aumentarne il potenziale di crescita in ambito economico e di incentivarne il percorso di sviluppo, in modo da avvicinarla agli altri Stati membri. Per questo motivo, per il periodo 2007-2013, al Paese sono stati destinati 6,7 miliardi di euro da impiegare in diversi programmi operativi.
Nell’agosto del 2014 la Commissione aveva adottato un Partnership Agreement con la Bulgaria riguardo alla strategia migliore in merito all’utilizzo dei Fondi strutturali e di investimento europei, che stava alla base di una nuova serie di investimenti da 7,6 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Inoltre aveva anche goduto di finanziamenti per 2,3 miliardi di euro per lo sviluppo rurale e 88 milioni per la pesca e il settore marittimo.
Il commissario europeo per la Politica regionale Corina Crețu ha affermato: “Questa è una notizia eccellente, ed io accolgo con favore gli sforzi intrapresi dalle autorità bulgare per migliorare la gestione e il sistema di controllo del programma”; ed ha poi aggiunto: “I passi positivi che la Bulgaria ha mosso in questa direzione permettono alla Commissione di riavviare i pagamenti, a beneficio diretto del popolo bulgaro e dell’economia nazionale”.