La diga di Kariba sul fiume Zambesi, una delle più grandi costruzioni del mondo, è a rischio cedimento strutturale se non saranno eseguiti interventi per rafforzarne la stabilità. Per questo motivo l’Ue ha annunciato che aiuterà nei lavori di messa in sicurezza con 64 milioni di euro, in un progetto per il quale si impegneranno la Banca africana di sviluppo, la Svezia e la Banca mondiale.
Costruita sul confine tra Zimbabwe e Zambia, tra il 1955 e il 1959, da un consorzio italiano la diga, alta 128 metri e lunga 590, è un generatore di energia elettrica fondamentale per i due Paesi. Neven Mimica, commissario europeo per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, ha sottolineato che “la diga di Kariba è una fonte energetica vitale per la regione, che ne migliora le condizioni di vita e ne favorisce la crescita”.
La struttura è a rischio per quanto riguarda gli sfioratori, ovvero i canali di smaltimento per le acque in eccesso, i quali nel tempo hanno scavato un’imponente caverna sul letto del fiume che ora mette in serio pericolo la stabilità della base del muro; inoltre il funzionamento dei cancelli degli sfioratori e la loro efficienza nella regolazione dei livelli di acqua alta rischiano di essere compromessi da una lenta reazione chimica che sta ingrossando le pareti dell’impianto.
Secondo gli ingegneri sono necessari importanti interventi di ristrutturazione, per fare in modo di ottimizzare la dissipazione dell’energia e incanalare più efficacemente la fuoriuscita dell’acqua a valle in maniera da risparmiare le fondamenta ed evitare ulteriore corrosione; ma, dicono, saranno necessari diversi anni di lavoro.